"Tuttavia non credo che questo orribile silenzio della nostra epoca durerà a lungo, sebbene ritenga che al momento aumenterà. Che farsa la moderna larghezza di vedute! Nella moderna civiltà, libertà di parola significa in pratica che si può parlare solo di cose senza importanza. Non dobbiamo parlare di religione, perché è illiberale; non dobbiamo parlare di pane e formaggio, perché vuol dire parlare di negozi; non dobbiamo parlare della morte, perché è deprimente; non dobbiamo parlare della nascita, perché è indelicato. Non può durare. Qualcosa sopravvenga a infrangere questa strana indifferenza, questo strano egoismo sognante, questa strana solitudine di una folla di milioni di persone. Qualcosa deve interrompere tutto ciò. Perché non voi ed io?" Il Napoleone di Notting Hill di G.K.Chesterton

sabato 6 marzo 2010

Adesso possiamo votare (e vincere)

Sembra si possa finalmente tirare un respiro di sollievo, la lista Formigoni (per ora) è stata riammessa. Questo in seguito all’accoglimento da parte del TAR della richiesta di sospensiva.
La questione non è però finita, il TAR sarà chiamato a pronunciarsi definitivamente, nel merito della questione, tra pochi giorni. In tutto questo arriva il decreto del Governo. Esso è una scelta ragionata e di equilibrio. Si tratta non di un decreto legge che stravolge le regole per riammettere forzosamente una lista, ma piuttosto di un interpretazione della norma elettorale chiara e precisa, sulla scorta della quale i giudici potranno liberamente decidere. Si è quindi intervenuto nella legalità (pieno rispetto delle regole) e mantenendo le prerogative e l’equilibrio tra poteri dello stato. Infatti la magistratura non è stato espropriata di alcun potere decisionale, (può ancora escludere la lista), ma l’interpretazione data dal governo chiude eventuali spazi grigi (dove gli vili radicali potrebbero intrufolarsi)
Sembra proprio che la situazione si stia risolvendo al meglio, i vari Penati e Di Pietro non rinunciano però a gridare allo scandalo, anche se tutto è regolare. In realtà non è che siano realmente contrari alla decisione di Napolitano di firmare il decreto, ma lo strillo esasperato è uno sforzo politico-muscolare atto ad intercettare quelle parti di elettorato stanche del solito “Berlusconi malfattore”. È in somma un esercizio per guadagnare qualche consenso in più. Le competizioni elettorali, a volte, fanno proprio strani effetti.
Comunque adesso che le liste ci sono bisogna lavorare, tutti insieme per dimostrare con la forza dei numeri di essere un grande popolo che ama il suo paese e vuole ancora Roberto Formigoni Presidente

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.