"Tuttavia non credo che questo orribile silenzio della nostra epoca durerà a lungo, sebbene ritenga che al momento aumenterà. Che farsa la moderna larghezza di vedute! Nella moderna civiltà, libertà di parola significa in pratica che si può parlare solo di cose senza importanza. Non dobbiamo parlare di religione, perché è illiberale; non dobbiamo parlare di pane e formaggio, perché vuol dire parlare di negozi; non dobbiamo parlare della morte, perché è deprimente; non dobbiamo parlare della nascita, perché è indelicato. Non può durare. Qualcosa sopravvenga a infrangere questa strana indifferenza, questo strano egoismo sognante, questa strana solitudine di una folla di milioni di persone. Qualcosa deve interrompere tutto ciò. Perché non voi ed io?" Il Napoleone di Notting Hill di G.K.Chesterton

mercoledì 31 dicembre 2014

Grazie 2014

Grazie Signore per questo 2014, "la misura di ogni felicità è la riconoscenza" 


Un altro anno volge al termine e un nuovo si presenta alla porta carico di promesse, speranze e propositi. Prima di chiudere quest’anno però conviene volgere lo sguardo indietro e come suggerisce la Chiesa sciogliere una canto di ringraziamento a Dio (“il Te Deum”). Non liquidiamo l’anno vecchio con troppa fretta, tanti sono sicuramente stati i momenti belli, le gioie, ma anche i dolori. Anche per questi vale la pena ringraziare. Nella nostra inconsapevolezza forse sono stati proprio questi a costruire un bene più grande. 

Pietà di noi, Signore,
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza,
non saremo confusi in eterno

mercoledì 24 dicembre 2014

Auguri di buon Natale

L'essenziale del Natale è una nascita che merita di essere festeggiata.
Presepe realizzato in Piazza della Chiesa
dall'Associazione S.Antonino C'è
Anche quest'anno è tornato il Natale. Le strade e le piazze si riempiono di luci colorate, alle porte sono appese le ghirlande e già si pregustano le prelibatezze del pranzo natalizio. Alcuni dicono che tutte queste cose non sono realmente importanti e sarebbe meglio concentrarsi sui sentimenti che il Natale trasmette: pace, fratellanza e amore. Personalmente credo invece che le luci e la festa siano sempre troppo poche rispetto all'evento che stiamo per vivere.
Nel Natale festeggiamo il più straordinario avvenimento che l'umanità possa contemplare: una nascita! Il misterioso Dio della creazione, che gli uomini hanno cercato in tutti i modi di conoscere, entra nel mondo come un semplice e povero bambino, venendo a condividere così la nostra condizione umana. Un singolare ribaltamento, "ciò che i cieli non potevano contenere, il grembo di Maria ha accolto". Dio si abbassa, divenendo simile a noi, nascendo in un anfratto del mondo (una grotta), come in un avamposto lanciato in territorio nemico. In questa santa notte il cielo è teso, le stelle complottano per arrivare ad una prodigiosa vittoria, annunciata dal suono delle campane che squarciano la mezzanotte. Gli uomini potenti, arroganti e distratti sono sorpresi da un piccolo bambinello nel presepe, il cui sorriso è in grado di far divampare la gioia in ogni cuore. È opportuno dunque fare festa, non per un'idea, ma per un fatto: abbiamo un Dio vicino.
Mauro Andreoli