"Tuttavia non credo che questo orribile silenzio della nostra epoca durerà a lungo, sebbene ritenga che al momento aumenterà. Che farsa la moderna larghezza di vedute! Nella moderna civiltà, libertà di parola significa in pratica che si può parlare solo di cose senza importanza. Non dobbiamo parlare di religione, perché è illiberale; non dobbiamo parlare di pane e formaggio, perché vuol dire parlare di negozi; non dobbiamo parlare della morte, perché è deprimente; non dobbiamo parlare della nascita, perché è indelicato. Non può durare. Qualcosa sopravvenga a infrangere questa strana indifferenza, questo strano egoismo sognante, questa strana solitudine di una folla di milioni di persone. Qualcosa deve interrompere tutto ciò. Perché non voi ed io?" Il Napoleone di Notting Hill di G.K.Chesterton

I Miei Valori (perché lo faccio)


"Perché lo faccio?" è una domanda che mi sono fatto spesso negli anni e che, di fatto, continuo a pormi. Alla base del mio impegno vi è la convinzione che realmente la "prima politica è vivere". Il modo in cui viviamo, impegniamo il nostro tempo e la nostra libertà, sono la testimonianza concreta di ciò che desideriamo e di qual è il nostro orizzonte. 

Il mio impegno nasce per reazione o meglio per contrasto, di fronte alla protesta vuota e distruttiva, al lamento, all'odio, all'invidia o peggio alla rassegnazione. Di fronte a tutta questa desolazione che pervade la nostra attuale società, è nata in me la voglia di provare a costruire qualcosa di bello. Ho scelto dunque, con passione e dedizione, di mettermi al servizio della comunità che amo. 

I valori a fondamento del mio impegno civile e politico sono la fede cattolica, la libertà, la giustizia, la sussidiarietà, la famiglia, il lavoro, l’autonomia e la responsabilità. 

Ho sempre apprezzato la sincerità, il coraggio di schierarsi, che rifugge però la faziosità. Per questo dico che politicamente mi sono sempre riconosciuto nel centro-destra, potrei infatti dire di essere un cattolico-liberale o un conservatore. Mi sono dapprima avvicinato al PDL e poi, alla sua fine, in Forza Italia, per cui ho ricoperto alcuni incarichi locali (es. referente per il programma elettorale). 

Certamente l’attuale quadro politico fa nascere in tutti noi un grande sconforto. Mancano progetti, idee, capacità di dialogo e confronto, spirito di servizio…. Verrebbe sinceramente voglia di gettare la spugna, ma non si può smettere di vivere, dunque non si può smettere d’impegnarsi. Forse è solo una fase passeggera oppure forse è il momento buono per seminare, in attesa che anche in Italia possa crearsi un grande partito di centro-destra che sappia riunire i cattolici, i moderati, i riformisti e i conservatori che non si riconoscono nel socialismo.


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