"Tuttavia non credo che questo orribile silenzio della nostra epoca durerà a lungo, sebbene ritenga che al momento aumenterà. Che farsa la moderna larghezza di vedute! Nella moderna civiltà, libertà di parola significa in pratica che si può parlare solo di cose senza importanza. Non dobbiamo parlare di religione, perché è illiberale; non dobbiamo parlare di pane e formaggio, perché vuol dire parlare di negozi; non dobbiamo parlare della morte, perché è deprimente; non dobbiamo parlare della nascita, perché è indelicato. Non può durare. Qualcosa sopravvenga a infrangere questa strana indifferenza, questo strano egoismo sognante, questa strana solitudine di una folla di milioni di persone. Qualcosa deve interrompere tutto ciò. Perché non voi ed io?" Il Napoleone di Notting Hill di G.K.Chesterton

domenica 27 novembre 2011

Una Casa per le Associazioni

A Sant'Antonino una “nuova casa” per le Associazioni. Presto anche un nuovo Ambulatorio Medico
Le Associazioni rappresentano il nerbo della nostra comunità civile. Esse sono un una realtà vitale, indispensabile e preziosa in un società che è sempre più apatica. L'Amministrazione Comunale ha quindi deciso di sostenere queste realtà e valorizzarle fornendogli una sede fissa presso le ex Scuole Medie di S. Antonino (oggi purtroppo inutilizzate). Si tratta di un progetto su cui abbiamo (e ho) creduto e lavorato a lungo. Vi è stata dunque grande soddisfazione quando, circa un mese fa, siamo finalmente riusciti a consegnare le chiavi delle varie aule alle rispettive Associazioni.
Nella ex Scuole Medie hanno trovato casa 7 sodalizi: l'Associazione Anziani, il Perograno ONLUS, l'ASD Malpensa Bike, il Gruppo Carabinieri in Congedo, ASD Rotellistica Lonatese, Sci Club S.Antonino e l'Associazione Kay La ONLUS.
Ritengo l'intervento molto positivo, la presenza delle Associazioni può infatti contribuire a rivitalizzare il centro di S.Antonino (cosa molto necessaria, di cui si parlerà in un prossimo articolo).
Speriamo presto di poter dare anche una nuova sede agli ambulatori medici presso il nuovo edificio costruito di fronte alla Chiesa Vecchia (pian terreno). Lo spostamento ha però subito un forte ritardo a causa dei problemi dell'Impresa costruttrice, speriamo a breve comunque di poterlo realizzare.
Lo spostamento dell'Associazione Anziani e dei Medici dalle vecchie Scuole Elementari permetterà un buon risparmio sulle spese energetiche. Il vecchio complesso sarà probabilmente oggetto di recupero od alienazione, si stanno però ancora vagliando le varie possibilità. Anche il sogno di riportare le Scuole Medie a S.Antonino non è tramontato, ci si continua a lavorare, ma purtroppo le ristrettezze economiche rendono l'opera molto difficile.
L'Amministrazione Comunale ha deciso di “scommettere” sulle nostre associazioni e di consegnargli una vera e propria casa a loro completamente dedicata. Ritengo le Associazioni siano una realtà indispensabile e strategica per rilanciare Lonate e Sant'Antonino. Quindi non resta dire: Buon Lavoro Associazioni!!!
Mauro Andreoli, Capogruppo

giovedì 17 novembre 2011

In bocca al lupo Prof. Giarda

Congratulazioni e un “in Bocca al Lupo” ad Ornaghi, Balduzzi, ma soprattutto al neo Ministro Giarda
Seppur sul Governo Monti abbia diverse perplessità, non posso che congratularmi con i nuovi ministri provenienti dalla mia Università (la Cattolica). Al Rettore Ornaghi e al Professor Balduzzi vanno le miei congratulazioni e l’augurio di buon lavoro. Un saluto ed un augurio speciale però va, senza dubbio, al neo Ministro per i Rapporti con il Parlamento il Professor Piero Giarda (mio docente e relatore per la tesi triennale in Scienza delle Finanze). Questo il messaggio che gli ho inviato personalmente:
"Ringraziandola per i suoi insegnamenti, le porgo le mie più vive congratulazioni per il nuovo incarico e le auguro un proficuo e sereno lavoro per il bene della nostra nazione. Cordiali Saluti Dott. Mauro Andreoli"
Il nuovo Governo si troverà ad affrontare sfide importante ed andrà incontro a molte insidie, non posso però che sperare, per il bene della nazione, che faccia un buon lavoro. In Bocca al lupo Prof. Giarda.
Mauro Andreoli

Relazione al Consiglio Comunale della Prima Conferenza di Servizi sull'Amianto

Inizia l'iter ufficiale della questione Amianto, dalla prima riunione però già alcuni spunti dubbi.
Riporto qui di seguito la relazione al Consiglio Comunale dell'Assesser Simontacchi sulla Prima Conferenza dei Servizi sull'Amianto. Si è trattata di una conferenza "istruttoria" con lo scopo di illustrate il progetto e valutare le prime osservazioni generali.
"Grazie signor sindaco.
Come ha già anticipato lei venerdì 23 settembre, buona sera a tutti anche, venerdì 23 settembre si ètenuta la prima Conferenza dei servizi relativa alla richiesta da parte di una società privata,Krysalide, di realizzare in via 24 maggio un impianto per trattare 200 tonnellate al giorno di manufatti contenenti amianto, al fine di renderli inerti e ricavare un prodotto che sia utilizzabile nel campo edilizio.
[…]
Lo scopo della riunione era essenzialmente quello di illustrare il progetto, illustrare i punti salienti dello studio d’impatto ambientale, ma soprattutto quello di evidenziare eventuali motivi ostativi alla realizzazione dell’impianto in quel luogo e sito.
Va da se che gli eventuali motivi ostativi dovevano essere di carattere prettamente tecnico e di carattere normativo.
Tuttavia non ho potuto esimermi dall’evidenziare due importanti aspetti politici, come premessa, consistenti nel riferire a tutti i presenti la contrarietà dell’intero Consiglio Comunale espresso in questa sede all’unanimità e la raccolta di tre mila e 500 firme in due settimane o tre, da parte di un comitato cittadino.
Fatta questa premessa è stato evidenziato inizialmente un dubbio, in merito al fatto se la procedura dovesse essere secondo una nostra interpretazione di carattere nazionale anziché di carattere regionale, e su questo punto devo dire che i rappresentanti della Provincia hanno condiviso questa nostra interpretazione.
Comunque al di là di questo aspetto abbiamo evidenziato anche come in base alle norme vigenti, a nostro parere, l’attività industriale di trattamento dei rifiuti pericolosi è incompatibile con l’attività di escavazione che si svolge dello stesso ambito ove si intenderebbe appunto realizzare l’impianto. E anche su questo devo riconoscere che i rappresentanti della Provincia hanno manifestato il nostro medesimo parere, hanno condiviso questa nostra interpretazione.
Ecco, questa apparente e presunta incompatibilità potrebbe costituire appunto un motivo ostativo alla realizzazione dell’impianto in quel sito, a meno che la Regione non si pronunci in modo diametralmente opposta rispetto all’interpretazione nostra e dei tecnici provinciali. Ho poi messo in evidenza, dandone lettura ciò che precisa la policy di attuazione dell’Enac in merito all’articolo 715 del Codice della navigazione aerea, ho anche precisato che la delibera Enac è del gennaio 2010 e che il Comune nello stesso anno, nel mese di dicembre, ha ricevuto le tavole che individuano le diverse zone di tutela situate a sud dell’aeroporto, peraltro sono due le tavole, una si riferisce alla presenza delle due attuali piste, mentre una seconda tavola si riferisce anche alla presenza di un’eventuale terza pista.
Ho precisato che l’impianto con il relativo stoccaggio di manufatti da trattare ricade in una zona cosiddetta intermedia, nella quale ho letto proprio testualmente, non sono ammesse attività che in caso d’incidente aereo possano amplificare i danni e soprattutto causare danno ambientale.
Uno dei soci della società proponente ha riferito seduta stante di avere avuto rassicurazioni verbali da parte dell’ingegnere Dini, dell’Enac, quindi abbiamo fatto presente che a nostro parere sarebbe quasi doveroso, sarebbe stato quasi doveroso, se non addirittura dovuto, avere se non già dalla prima riunione, però per lo meno da un’eventuale seconda prossima convocazione della conferenza, la presenza dello stesso ingegnere Dini o per lo meno di qualche suo collega. In subordine Enac dovrebbe almeno mettere per scritto che questo tipo di attività, che presuppone peraltro anche lo stoccaggio di tonnellate di lastre di eternit oltreché la lavorazione, non costituisce un cosiddetto obiettivo sensibile, e quindi non ci sarebbe nessun danno ambientale nel caso in cui un aereo ci atterrasse o cadesse sopra. È assodato che qualcuno tende a minimizzare il rischio probabilistico e si lascia andare a battute che a mio parere non meritano neanche un sorriso, è altrettanto assodato però che se c’è un regolamento questo regolamento deve essere rispettato e non interpretato.
Peraltro a mio modesto parere chi dovesse andare a sottoscrivere una dichiarazione che va in un certo senso a contraddire un regolamento che viene imposto agli enti locali senza mezzi termini e senza mezze misure, andrebbe ad assumersi grandi responsabilità, potenziali responsabilità, che spaziano dal civile al morale, ma anche, essendoci di mezzo l’ambiente, il penale.
In virtù di quanto precisato, seppure così sommariamente fino a ora, ho quindi chiesto a chi presiedeva di interrompere immediatamente la conferenza, in attesa di avere chiarimenti da parte della Regione in merito alla compatibilità o meno tra l’ attività di escavazione e il processo industriale di trattamento rifiuti pericolosi e in attesa di avere chiarimenti da Enac in merito al fatto che quest’attività possa o meno costituire un cosiddetto e definito obiettivo sensibile per il traffico aereo che si svolge in prossimità dell’aeroporto.
Ecco, è stato risposto che si era d’accordo nell’interrompere e congelare i termini della procedura, in attesa di specificazioni, ma visto che eravamo lì in una trentina, si è ritenuto di fare presentare comunque il progetto, di proseguire con la conferenza facendo presentare il progetto e facendo presentare seppure per sommari capi, la relazione d’impatto ambientale.
Sono state fatte entrambe le cose, poi in seguito, ma anche durante la stessa presentazione, sono state sollevate diverse questioni, sia dai rappresentanti della Provincia che dai rappresentanti di Arpa, sia dal nostro consulente Dott. Caldiroli.
Il rappresentante di Arpa ha in particolare disquisito in merito alle caratteristiche e proprietà chimico/fisiche e tossicologiche del prodotto che si ricaverebbe dal trattamento, a suo parere c’erano degli approfondimenti da attivare o analisi ulteriori da fare al fine di avere appropriate rassicurazioni scientifiche.
Lui è andato, ha tirato fuori riviste abbastanza recenti, che trattavano appunto come argomento un materiale simile a quello che si dovrebbe ricavare e ha sollevato dei dubbi o perplessità. Poi sono state evidenziate alcune incongruenze tra quanto era stato appena presentato a voce e quanto era scritto, sia nella relazione di Via sia nella relazione di progetto.Sono state evidenziate contraddizioni di numeri, tra un paragrafo e l’altro, per esempio da una parte si scriveva 78 mila tonnellate all’anno da trattare, mentre da un’altra parte ci si allargava fino a 150 mila. Sono state sottolineate alcune carenze, per esempio il mancato re riferimento al fatto che il sito ricada in una zona ZPS del Parco, e cioè in una zona a protezione speciale, e quindi mancava tutto il relativo studio e la relativa relazione. È stata sottolineata anche una certa superficialità nel non avere opportunamente previsto un’opera di mitigazione ambientale e di non avere considerato nello stesso studio Via il fatto che c’è una possibile e concreta ipotesi di ampliamento dello scalo, e anche il fatto che il territorio Lonatese è a pochi chilometri in linea d’aria dall’impianto Accam che verrà ristrutturato e potenziato e altre cose di questo genere.
Il Dott. Caldiroli spesso ha punzecchiato i tecnici della società proponente su alcune questioni, poi ha fatto mettere a verbale che comunque il Comune presenterà una serie di ulteriori richieste di chiarimento e approfondimento in merito sia alla struttura dell’impianto che ad alcune scelte impiantistiche, ho letto già una sua bozza, si parla, ho visto che ce ne erano già una settantina dipunti da andare a chiarire.
Al di là di queste prime sottolineature la seduta si è conclusa con il riferimento a un prossimo secondo incontro, che potrà comunque essere convocato solo a condizione che vengano fornite le due risposte ai presunti motivi ostativi, due risposte che come ho ricordato più volte dovranno pervenire una dalla Regione e una dall’Enac."

sabato 5 novembre 2011

Nuovo Servizio: Dillo ad Andreoli (Scrivimi)

Un nuovo servizio di “pubblica utilità”: un filo diretto tra me ed i cittadini.
Sono lieto di poter dare spazio sul mio blog a questo servizio.
Durante la mia attività mi sono accorto della necessità d’instaurare con i cittadini un “filo diretto”. Ecco dunque questo strumento con il quale chiunque non abbia modo di parlarmi personalmente può contattarmi.
Si possono richiedere chiarimenti politici, amministrativi, sull’attualità oppure è possibile segnalare problemi, disservizi o interventi necessari (buche, lampioni, tombini…). Se qualcuno volesse anche idee però.
I messaggi non saranno resi pubblici, ma verranno da me vagliati ed eventualmente inoltrati alle persone competenti a seconda della questione.
Alcuni chiarimenti però:
Questo servizio vuole essere un strumento di comunicazione per tutti i cittadini, non risponderò però a gruppi/movimenti politici o a persone ad essi collegabili. Faccio inoltre presente a tutti, che qualunque messaggio contenente insulti, ingiurie o offese dirette, non verrà preso in considerazione.
Sempre a disposizione, Mauro Andreoli

Due dossier: Terza Pista ed Amianto

Nuove pagine del blog dedicate a due “fronti caldi” per la nostra realtà locale: Terza Pista ed Amianto.

Mi scuso con tutti se recentemente ho trascurato un po’ questo blog, ma ho voluto portare a termine una piccola “ristrutturazione” di questo spazio. Ho infatti aggiunto due pagine molto importanti. Si tratta di questi due dossier
Essi trattano di due fronte caldi per la nostra comunità su cui però spesso si registra molta disinformazione ed approssimazione. Si tratta di due raccolte di documenti, articoli e link utili per capire ed affrontare le due vicende. Purtroppo, vista anche la vastità degli argomenti (soprattutto su Malpensa), essi non hanno la pretesa di essere completamente esaustivi. Sono però un ottimo quadro generale per chiunque voglia conoscere in modo meno superficiale le due tematiche od approcciarsi ad esse. Mi propongo di tenerli aggiornati il più possibile, fatemi sapere se avete qualche documento utile da inserirvi. Buona lettura.
Mauro Andreoli, Capogruppo

Le Finanze del Comune di Lonate Pozzolo dal 1999 al 2010

Un lavoro importante per capire e conoscere la “dimensione economica” della nostra amministrazione locale
È questo il titolo della tesi triennale con cui lo scorso 1 ottobre mi sono laureato in Economia e Gestione Aziendale presso l’Università Cattolica di Milano. Questo lavoro portato avanti sotto la guida del Prof. Dino Piero Giarda (Docente di Scienza delle Finanze) esperto di Federalismo Fiscale e di Finanza Locale mi è stato prezioso per conoscere meglio la “dimensione economica” della nostra amministrazione locale. L’approfondimento su queste tematiche è importassimo viste le forte sfide future che dovremo affrontare. In futuro la nostra realtà locale, in bilico tra problemi ed opportunità, sarà chiamata ad avere un ruolo di sempre maggior importanza. Il mio vuole però anche essere anche un tributo di riconoscenza ed amore verso la mia terra natale.

Ecco l’introduzione al documento:
“Il lavoro che avete tra le mani è un'analisi delle Finanze del Comune di Lonate Pozzolo dal 1999 al 2010. Si prenderanno in esame in particolare gli anni 1999 (anno di partenza), 2004 (anno intermedio), 2009 e 2010 (gli ultimi due anni disponibili). Un'analisi che si protrae dunque per oltre un decennio e mira ad indagare le dinamiche e i mutamenti interventi nella finanza locale di questo piccolo comune. Si osserveranno i dati pro capite, i saldi, i debiti e gli indicatori finanziari allo scopo di fornire un quadro preciso ed un utile analisi della situazione attuale. Alla fine si trarranno alcune conclusioni, oltre ad alcuni spunti di riflessione, tentando di passare dal particolare al generale. L'argomento non è tra i più interessanti per il vasto pubblico, ma tocca un settore importante vista anche la crisi economica e le speculazioni sul debito pubblico in atto. Vi è urgenza di un serio lavoro sulle tematiche legate alla finanza pubblica, ambito dal quale deriveranno serie sfide per l'intero sistema paese. Una maggior consapevolezza delle dinamiche passate è necessaria per comprendere gli eventi attuali e poter costruire le riforme future.

L'analisi della finanza locale è però anche un riflesso della vita di una realtà umana ben più ampia. Da sempre i Comuni infatti sono la struttura più vicina alle singole realtà, essi devono essere in grado di tutelarne le peculiarità e favorirne lo sviluppo in un disegno armonico generale.

Inoltre il tema della finanza locale si fa oggi ancora più urgente visto la sfida che il federalismo fiscale sembra lanciare agli Enti Locali. Seppur già toccati dall'autonomia, essi saranno chiamati ad essere protagonisti di molte vicende e sfide future. Si spera che tale riforme sia un vantaggio per i cittadini ed aiutino concretamente a superare alcune carenze strutturali del nostro sistema, ma questo dovranno giudicarlo i posteri.

L'invito alla lettura di questo documento è rivolto a tutti, perché troppo spesso si è portati a sottovalutare la portata e l'importanza della “dimensione economica” delle cose. Si è tentato, per quanto possibile, di rendere l'analisi interessante, ma sono certo apparirà in molte sue parti inevitabilmente noiosa e tecnica. Di questo mi scuso, anche se non si creda che lo abbia fatto apposta. Buona lettura”
Mauro Andreoli