"Tuttavia non credo che questo orribile silenzio della nostra epoca durerà a lungo, sebbene ritenga che al momento aumenterà. Che farsa la moderna larghezza di vedute! Nella moderna civiltà, libertà di parola significa in pratica che si può parlare solo di cose senza importanza. Non dobbiamo parlare di religione, perché è illiberale; non dobbiamo parlare di pane e formaggio, perché vuol dire parlare di negozi; non dobbiamo parlare della morte, perché è deprimente; non dobbiamo parlare della nascita, perché è indelicato. Non può durare. Qualcosa sopravvenga a infrangere questa strana indifferenza, questo strano egoismo sognante, questa strana solitudine di una folla di milioni di persone. Qualcosa deve interrompere tutto ciò. Perché non voi ed io?" Il Napoleone di Notting Hill di G.K.Chesterton

martedì 10 aprile 2018

L'inutile Presidente del Consiglio Comunale

Una proposta legittima, ma di basso profilo per essere tra i primi punti di un programma politico. 
Rimango personalmente sorpreso dall'apprendere della recente polemica sollevata intorno alla figura del Presidente del Consiglio Comunale.
Credo infatti sia giusto che ogni forza politica abbia il diritto, ma sopratutto il dovere, di avanzare proposte e iniziative per migliorare la realtà locale che si candida ad amministrare. Proposte che devono essere coraggiose e concrete (credo infatti siamo tutti stufi delle chiacchiere che ci vengono rifilate ad ogni tornata elettorale) che siano di miglioramento, ma anche di forte cambiamento ove necessario. A Lonate Pozzolo gli argomenti concreti che necessitano di risposte sono molti: Malpensa, sicurezza, depuratore... solo per fare qualche esempio. In tutto questo mi sorprende che una forza politica metta tra i primi punti del programma, oltre alle canoniche dichiarazioni di rito, l'abolizione dell'inutile e tutto sommato marginale figura del Presidente del Consiglio Comunale. 
Il Presidente del Consiglio Comunale è stato introdotto nel febbraio 2014 (seconda amministrazione Gelosa) con l'approvazione del nuovo Statuto Comunale, senza creare, presenti anche i suoi attuali detrattori, grande scalpore. Si tratta di una figura opzionale di cui ci si può avvalere o meno, prendendo tale decisione durante il primo consiglio comunale del mandato. Per toglierlo di mezzo basterà dunque non fare nulla durante il primo consiglio comunale e senza clamore questa figura non sarà presente nel panorama istituzionale della nuova amministrazione. 
Giusto per chiarezza e per difendere un po' la categoria che sopravvive, ad esempio, nella vicina Ferno, ricordo che nella scorso mandato il sottoscritto ha avuto l'onere e l'onore di ricoprire questo particolare incarico. Personalmente sono abbastanza sereno, avendo prestato questo servizio con equilibrio ed imparzialità, tentando di favorire il dialogo e il confronto tra le varie forze politiche, tutelando l'importanza e il prestigio dell'istituzione che rappresentavo. In tutto questo ho raccolto, insieme a qualche inevitabile critica, anche il rispetto e la stima di molti. Avevo infine dato ampia notizia nel mio "opulento" compenso (i 3.500 € annui lordi corrispondono a circa 200 € netti mensili) che è stato devoluto quasi totalmente in beneficenza. (vedi articolo del 2014)
Detto questo credo la proposta avanzata sia concreta e legittima, anche se di basso profilo, per essere posta tra i primi punti di un programma politico, e dal sapore un po' ideologico, quasi a voler essere contro a priori con tutto ciò che è stato fatto in precedenza
Si scaldano dunque i motori per la campagna elettorale, un momento importante dove spero si possa, superati gli steccati ideologici e queste vecchie polemiche, costruire un futuro migliore per la nostra comunità locale.
Mauro Andreoli

Nota: commento integrale ripreso in data 10 aprile 2018 dalla Prealpina