"Tuttavia non credo che questo orribile silenzio della nostra epoca durerà a lungo, sebbene ritenga che al momento aumenterà. Che farsa la moderna larghezza di vedute! Nella moderna civiltà, libertà di parola significa in pratica che si può parlare solo di cose senza importanza. Non dobbiamo parlare di religione, perché è illiberale; non dobbiamo parlare di pane e formaggio, perché vuol dire parlare di negozi; non dobbiamo parlare della morte, perché è deprimente; non dobbiamo parlare della nascita, perché è indelicato. Non può durare. Qualcosa sopravvenga a infrangere questa strana indifferenza, questo strano egoismo sognante, questa strana solitudine di una folla di milioni di persone. Qualcosa deve interrompere tutto ciò. Perché non voi ed io?" Il Napoleone di Notting Hill di G.K.Chesterton

venerdì 10 novembre 2017

S.Antonino: Festa Patronale e Nuove Icone

A S.Antonino si festeggia il Santo Patrono e si benedicono le nuove icone dal grande valore artistico e storico. 

Domenica 12 novembre 2017 a S.Antonino (Lonate Pozzolo) si svolgerà la Festa Patronale. All'interno della S.Messa solenne delle ore 11.00 si svolgerà uno dei più antichi e suggestivi riti della liturgia ambrosiana: il rito del faro. Celebrato in onore di un martire, come accade in un Duomo a Milano per Santa Tecla. 
Al termine della processione iniziale, prima di salire all'altare, il celebrante da fuoco, con tre candeline accese fissate sulla sommità di un’asta, a un globo di bambagia posto ai piedi dell'altare. Il rito richiama all'amore ardente per Cristo e al sacrificio della vita da parte del Martire.
Durante la celebrazione saranno poi benedette le tre nuove grandi icone donate alla Parrocchia da due famiglie benefattrici, raffiguranti San Antonino Martire, San Taddeo e Sant'Agnese. 
Le icone di pregevole fattura sono state realizzate sul lago di Garda dall'artista Domenica Ghidotti, diplomata alla Scuola d'arte di Gargnano (BS) e specializzata presso l’Accademia teologica di San Pietroburgo (Russia).
Nella maggiore il patrono è raffigurato a cavallo mentre transita nella piazza del paese, dove la leggenda vuole si trovasse il pozzo a cui il Santo avrebbe abbeverato il suo cavallo. Le due icone più piccole raffigurano invece i patroni della seconda cappella più antica dell'abitato, posta in Via S.Taddeo, soppressa nella metà del 1800 ed ora abbandonata. Un trittico dunque di immagini sacre di grande valore artistico e storico. Un forte richiamo alla storia e alle tradizioni della frazione, nonché alla fede viva che da sempre anima la Comunità cristiana locale.
Mauro Andreoli