"Tuttavia non credo che questo orribile silenzio della nostra epoca durerà a lungo, sebbene ritenga che al momento aumenterà. Che farsa la moderna larghezza di vedute! Nella moderna civiltà, libertà di parola significa in pratica che si può parlare solo di cose senza importanza. Non dobbiamo parlare di religione, perché è illiberale; non dobbiamo parlare di pane e formaggio, perché vuol dire parlare di negozi; non dobbiamo parlare della morte, perché è deprimente; non dobbiamo parlare della nascita, perché è indelicato. Non può durare. Qualcosa sopravvenga a infrangere questa strana indifferenza, questo strano egoismo sognante, questa strana solitudine di una folla di milioni di persone. Qualcosa deve interrompere tutto ciò. Perché non voi ed io?" Il Napoleone di Notting Hill di G.K.Chesterton

martedì 25 febbraio 2014

Cogeneratore: approvata all'unanimità la mozione e in arrivo il ricorso al TAR

Approvata la mozione contro il cogeneratore. Buonanno (PD) favorevole all'impianto abbandona l'aula durante il voto. Il Sindaco annuncia anche il ricorso al TAR
Il Consiglio Comunale di ieri sera ha visto in discussione la mozione da me presentata contro la realizzazione dell'impianto di cogenerazione presso il depuratore di S.Antonino (leggi il testo). Anche se l'ora era oramai tarda il Consiglio non si è tirato indietro nel discutere questo importante punto che con due brevi precisazioni è stato approvato all'unanimità.
 
La posizione della maggioranza
Come ho spiegato a nome della maggioranza in Consiglio il nostro non è un NO preconcetto a tutto e a tutti. A priori non rinneghiamo la possibilità che attività produttive innovative si insedino sul nostro territorio. Anzi auspichiamo questo avvenga, in vista anche della possibilità di crearsi di nuovi posti di lavoro.
Quello che non possiamo condividere o approvare è in primo luogo il metodo utilizzato. Non possiamo permettere che SEA tratti il nostro territorio come faceva l'Inghilterra con le sue colonie nell'ottocento. Ossia distruggendo e depredando per il proprio tornaconto economico, calpestando i diritti e le legittime istante della nostra popolazione. Quando qualcuno arriva a casa nostra siamo certamente disposti ad accoglierlo a patto che mostri rispetto per noi e rispetti le regole del vivere civile. Precisiamo inoltre che la nostra maggioranza non è contro Malpensa, anzi quando c'era da difendere i suoi posti di lavoro ci siamo battuti con forza, ma non possiamo accettare che SEA tratti il nostro territorio alla stregua di un proprio feudo.
Ancora non possiamo accettare che un impianto simile si insedi in una realtà come quella di S.Antonino che già subisce i disagi e le puzze del Depuratore. Crediamo infatti sia compito dell'Amministrazione Comunale tutelare il suo territorio, i suoi abitanti, la loro salute e la loro qualità della vita.
In conclusione l'idea potrebbe essere lodevole, ma il nostro territorio e la nostra popolazione hanno già dato molto. Siamo ormai sovraccarichi e non possiamo dunque accogliere anche questo nuovo impianto.
La posizione delle minoranze
Giacomo Buonanno
Consigliere PD favorevole
all'impianto
Sia la Lega Nord che i Democratici Uniti (il PD) hanno condiviso questa linea e dopo alcune precisazioni si è arrivati ad approvare la mozione all'unanimità. L'unica sbavatura di questa serata è stata rappresentata dal Consigliere Giacomo Buonanno che si è dichiarato favorevole all'impianto  di Cogenerazione accusando il resto del Consiglio di agire sull'onda dei sentimenti,  senza ragionare in modo lucido. A suo dire l'impianto non creerebbe disagi, anzi rappresenterebbe un'opportunità per il nostro territorio che dovremmo sfruttare. Il Prof. Buonanno ha argomentato la sua posizione con alcuni dati e ha sostenuto che secondo il parere di esperti e di alcuni parametri tecnici l'impianto non creerà disagi con l'emissione di odori molesti, essendo ad impatto zero come l'attuale depuratore. Al Consigliere Buonanno ricordo che sulla carta funziona sempre tutto, ma la realtà è molto più complessa. Sarebbe stato forse più utile per lui che, anziché perdere tempo a rintracciare dati su internet, avesse fatto un bel giro per S.Antonino (magari con l'ausilio del tom tom per orientarsi) e provato a parlare con qualche persona che i disagi li vive già sulla sua pelle. Riprendere contatto con la realtà gli avrebbe fatto sicuramente bene.
Devo però essere onesto e dire che la posizione del Cons. Buonanno è rimasta isolata. Gli stessi consiglieri Democratici, polemizzando un po' con il loro collega, hanno ribadito che si tratta di una posizione personale, non in sintonia con la linea politica del gruppo. Alla fine il Consigliere Buonanno ha accettato l'invito della maggioranza ad abbandonare il Consiglio durante la votazione così da poter conseguire l'auspicabile unanimità. Di questo gli sono grato assieme al resto della maggioranza consiliare.
Il Ricorso al TAR
Il Sindaco Gelosa
Da ultimo il Sindaco Gelosa ha annunciato che la Provincia di Varese ha dispensato il progetto di SEA Energia dal procedimento di VIA assoggettarlo così a semplice AIA. Una brutta notizia perché si passa ad un iter semplificato, essendo il progetto risultato sotto alcuni parametri quantitativi. Il nostro ufficio tecnico ha però sollevato alcune obiezioni a questa dispensa. In primo luogo SEA Energia non ha titolo per presentare un progetto sull'area del depuratore, non essendo né proprietaria né altro. In secondo luogo non si tiene conto del sommarsi dei possibili disagi futuri con quelli già presenti a causa del depuratore. L'Amministrazione sta ora valutando con un legale di presentare un ricorso al TAR contro questa dispensa.
La battaglia continua
Insomma la battaglia contro l'impianto di cogenerazione entra nel vivo. L'Amministrazione Comunale si sta muovendo e sta facendo la sua parte. Il mio invito alla popolazione resta però sempre il medesimo: teniamo alta la guardia e facciamo sentire la nostra voce!!!
 

Battaglia di Civiltà sul nuovo Statuto Comunale

Difesa della famiglia naturale e della vita umana. principi inseriti nel nuovo Statuto e condivisi in consiglio ad ampia maggioranza. Aspramente contestati però dai Democratici che mostrano cos'è la vera intolleranza.


Il Consiglio Comunale di ieri sera è stato chiamato ad approvare il nuovo Statuto Comunale. Il precedente necessitava infatti di essere "aggiornato" con le nuove evoluzioni normative. Questo aggiornamento, invocato anche dal Prefetto, è stata l'occasione per l'introduzione di nuovi strumenti (es. il referendum popolare consultivo) e per un'importante confronto su alcuni principi fondamentali.
L'opposizione democratica ha infatti aspramente contestato due punti dell'art. 2 (finalità dell'Ente) scatenando una battaglia culturale e di civiltà. Ecco le due frasi incriminate:
L'azione istituzionale del Comune di Lonate  Pozzolo è finalizzata al raggiungimento dei seguenti obbiettivi di giustizia sociale e progresso economico:
  • [...]
  • la difesa e la tutela della vita umana dal concepimento alla morte naturale nell'arco della sua esistenza
  • il riconoscimento della famiglia naturale come ambito primario di formazione della persona
  • [...]
Perché abbiamo inserito queste frasi?
Lo Statuto comunale rappresenta la carta fondamentale per l'Amministrazione Comunale, ma soprattutto per l'intera comunità locale. Accanto alle norme tecniche di organizzazione e funzionamento della macchina amministrativa riteniamo debba trovare posto anche un forte slancio ideale, in grado di proiettare la nostra collettività verso il futuro. Riteniamo infatti che avere delle solide basi su cui poggiare sia una premessa fondamentale per un ordinato sviluppo sociale, economico e politico. Una perfetta macchina senza un solido motore ci pare infatti abbastanza inutile.
Tutela della vita dal concepimento alla morte naturale
Innanzitutto credo bisognerebbe  guardare con grande rispetto ed umiltà alla vita umana, un'esperienza straordinaria, unica ed irripetibile, che rappresenta una grande ricchezza per ogni civiltà. Crediamo lo Stato (e così l'Ente locale) debba sempre tutelare la vita umana, in ogni sua fase, specialmente quando essa è più fragile. Dal concepimento alla morte naturale abbraccia l'interezza di questa esperienza, specie i momenti più delicati: l'inizio e la fine. Difendere la vita in ogni suo momento della prepotenza di chi si arroga il diritto di decidere se una vita vale o meno la pena di essere vissuta ci pare un grande segnale di civiltà. Siamo consapevoli che esiste la legge sull'aborto e si parli sempre più spesso di eutanasia. Il nostro auspicio è che si possano ridurre sempre più le cause materiali che portano le donne alla dolorosa scelta di abortire. Pur rispettando questa difficile scelta, crediamo infatti che anche il nascituro, quale persona umana, debba essere difeso, anche se non ha ancora una voce da far sentire. Il finire della vita è poi il culmine dell'esistenza, ma anche un momento di fragilità estrema. Una società che si affretti a liberarsi di chi soffre o di chi è "di peso" ci appare come profondamente egoista e non certamente umana.  
La famiglia naturale quale ambito di formazione primaria della persona
Lo scopo di questa frase è duplice. Da una parte si riconosce il ruolo fondamentale della famiglia naturale ossia quella monogamica formata da un uomo e una donna. Dall'altra il diritto del bimbo a poter vivere in un ambiente sano e stabile dove, grazie alla presenza di due differenti sessi tra loro complementari, possa essere cresciuto e maturare in modo equilibrato e corretto. La famiglia, quale piccola società, rappresenta infatti il primo incontro con il mondo per il nuovo essere umano.  La famiglia poi non è creata dallo Stato perché è ad esso anteriore. Lo Stato non può fare altro dunque che riconoscerne e tutelarne l'importanza. La famiglia naturale essendo l'unica naturalmente aperta alla procreazione  rappresenta la cellula fondamentale per ogni società e proprio per questa sua funziona primaria merita una tutela ed un riconoscimento particolare da parte dello Stato. Non riteniamo infatti che altre forme di unione (specie tra persone dello stesso sesso) possano essere paragonate alla famiglia o possano sostituirsi ad essa nell'educazione dei figli.
Integralismo o massima apertura?
Preciso inoltre che la nostra maggioranza non è formata da fondamentalisti cattolici, ma da diverse anime culturalmente differenti. Queste frasi non sono dunque frutto di una rivendicazione confessionale o ideologica, ma sono principi comuni a tutta l'umanità, rintracciabili peraltro dalla retta ragione. Il nostro scopo è quello di tutelare i più deboli ed indifesi (bambini, ammalati ed anziani) dall'egoismo e dalla prepotenza dei più forti ed arroganti.
La contestazione dei democratici
Queste nostre intenzioni sono state fortemente ed ampiamente contestate dai consiglieri democratici, in particolare Rosa e Buonanno. Essi ci hanno accusato di rivendicazioni ideologiche, di integralismo e fondamentalismo religioso, insultato e provocato. Accusandoci di voler rovinare il nostro paese sporcando con queste nostre frasi lo Statuto, di essere degli oscurantisti, dei retrogradi ignoranti, di voler tornare a "bruciare le streghe". Siamo stati accusati di voler escludere e non includere (cosa vorrà dire ciò? boh), creare conflitti e discriminazioni. Di essere insomma animati da una mancanza di rispetto e dall'intolleranza verso le idee degli altri.
A prova di questo segnalo che durante il serrato dibattito consiliare più volte i relatori della maggioranza sono stati interrotti e derisi per le loro posizioni dai consiglieri democratici. Un chiaro segno del rispetto che queste persone hanno degli altri e delle loro idee, nonostante le belle parole e le dichiarazioni di principio.
Com'è andata a finire?
Alla fine dopo la proposta di alcuni emendamenti modificativi  che sono stati respinti , questi punti sono stati approvati da PDL, UDC e Lega Nord (facente parte dell'opposizione) ad ampia maggioranza. L'approvazione è proseguita poi serena con lo strano mutismo dei democratici. La nostra soddisfazione non è certo quella di aver messo una bandierina di conquista sullo Statuto Comunale, ma di aver contribuito ad affermare che i membri più deboli della nostra società devono essere difesi dall'arroganza, dall'egoismo e della prepotenza di pochi che si reputano "illuminati" e superiori agli altri, credendo di poter disporre di tutto e tutti secondo il loro capriccio.
Mauro Andreoli, Capogruppo PDL ed UDC

lunedì 24 febbraio 2014

PraticaMente Giovani: si parla di Politica


Domenica 2 marzo ore 18:45 oratorio di Lonate Pozzolo va in scena PraticaMente Giovani, è possibilità che aspettavi per dire la tua!
PraticaMente Giovani è un progetto culturale portato avanti dal Gruppo Cultural dell'Oratorio di Lonate. Esso si propone di realizzare una serie di conferenze sul coinvolgimento dei giovani nella politica, nel volontariato e nella cultura. Dopo la serata di presentazione del 5 dicembre scorso in occasione della festa patronale di S.Ambrogio rieccoci a proporre la serata di approfondimento dedicata alla Politica. l'appuntamento è per domenica 2 marzo alle ore 18:45 presso la Sala della Comunità Padre Luigi Rosa dell'Oratorio Maschile di Lonate Pozzolo (Via Giovanni XXIII, 59). Sarà l'occasione per riscoprire il valore autentico della politica e conoscere più da vicino la macchina comunale. Personalmente interverrò per sviluppare quest'ultimo tema ossia la conoscenza della macchina comunale (uffici, funzionari ed amministratori) Al termine ci sarà un aperitivo per tutti aspettando il big mach Milan-Juventus. Ti aspettiamo!!!
 
"[...]se pensi che la tua vita passi tra TV e divani
ed il tuo futuro sia soltanto il centro anziani
In un paese nel quale si pensa ad un passato da ricordare
senza una prospettiva di futuro che sta per arrivare
se anche tu - come me - sei stufo di doverti lamentare
e vuoi rimboccarti le maniche per trovare qualcosa da fare
allora non mancare!!!"
Silvia Regalia
 

sabato 1 febbraio 2014

PraticaMente Giovani (intervento sulla Politica)

Eccovi un sunto del mio intervento sull'impegno dei giovani in politica all'incontro di PraticaMente Giovani, conferenza promossa dal Gruppo Culturale dell'oratorio di Lonate Pozzolo.

La politica nasce dalla scoperta che gli uomini hanno un cuore che per sua stessa natura vive in relazione con gli altri. Il crearsi di un complesso intreccio di legami (economici, sociali, legali...) tra gli individui richiede che qualcuno vi presieda. Ancora di più vi è bisogno che qualcuno curi gli interessi dell'intero gruppo e non solo del singolo (magari il più forte).  Da tutto questo nasce la politica, essa  è l'attività che si occupa (organizzando e dirigendo) delle cose comuni e più in generale del bene di tutti. La politica ha però due limiti che vanno sempre tenuti bene a mente. In primo luogo essa ha bisogno di legittimazione (sono i cittadini a legittimare lo Stato e non viceversa). In secondo luogo la politica non è in grado di salvare il mondo  o l'uomo (perché semplicemente è fatta da uomini fallibili come tutti noi)
L'impegno politico può nascere per molte ragioni: desiderio di notorietà, prestigio, interessi personali, voglia di arricchirsi, odio verso gli altri, voglia di domino oppure può nasce per  amore. Non inteso come qualcosa di meramente sentimentale, ma un amore eroico che porta a spendere quotidianamente la propria vita in un umile, e a volte faticoso, servizio agli altri.
Indubbiamente oggi la politica è in crisi e sta rivelando tutte le sue degenerazioni (affarismo, corruzione, intrighi...). Queste storture però, in misura minore o maggiore, sono sempre esistite, cosa dunque è cambiato? Forse ad essere andato in crisi è proprio l'uomo (il soggetto e l'attore della politica) non più capace di un amore intenso, non più capace riconoscersi simile agli altri e unito ad essi un indossabile legame di solidarietà, un uomo senza più basi solide su cui poggiare. Dunque un uomo solo e smarrito che non sa più dove andare.
La situazione appare davvero buia e drammatica, cosa fare allora? è semplice bisogna iniziare a sperare, è solo in questa nera notte che ha un senso tenere alta la fiamma della speranza. Una speranza concreta fatta di uomini e donne che sappiano parlare della pienezza del loro cuore, desiderosi di spendersi per gli altri, che camminano sulla rischiosa strada della vita assetati di verità.
Mauro Andreoli