"Tuttavia non credo che questo orribile silenzio della nostra epoca durerà a lungo, sebbene ritenga che al momento aumenterà. Che farsa la moderna larghezza di vedute! Nella moderna civiltà, libertà di parola significa in pratica che si può parlare solo di cose senza importanza. Non dobbiamo parlare di religione, perché è illiberale; non dobbiamo parlare di pane e formaggio, perché vuol dire parlare di negozi; non dobbiamo parlare della morte, perché è deprimente; non dobbiamo parlare della nascita, perché è indelicato. Non può durare. Qualcosa sopravvenga a infrangere questa strana indifferenza, questo strano egoismo sognante, questa strana solitudine di una folla di milioni di persone. Qualcosa deve interrompere tutto ciò. Perché non voi ed io?" Il Napoleone di Notting Hill di G.K.Chesterton

martedì 25 febbraio 2014

Battaglia di Civiltà sul nuovo Statuto Comunale

Difesa della famiglia naturale e della vita umana. principi inseriti nel nuovo Statuto e condivisi in consiglio ad ampia maggioranza. Aspramente contestati però dai Democratici che mostrano cos'è la vera intolleranza.


Il Consiglio Comunale di ieri sera è stato chiamato ad approvare il nuovo Statuto Comunale. Il precedente necessitava infatti di essere "aggiornato" con le nuove evoluzioni normative. Questo aggiornamento, invocato anche dal Prefetto, è stata l'occasione per l'introduzione di nuovi strumenti (es. il referendum popolare consultivo) e per un'importante confronto su alcuni principi fondamentali.
L'opposizione democratica ha infatti aspramente contestato due punti dell'art. 2 (finalità dell'Ente) scatenando una battaglia culturale e di civiltà. Ecco le due frasi incriminate:
L'azione istituzionale del Comune di Lonate  Pozzolo è finalizzata al raggiungimento dei seguenti obbiettivi di giustizia sociale e progresso economico:
  • [...]
  • la difesa e la tutela della vita umana dal concepimento alla morte naturale nell'arco della sua esistenza
  • il riconoscimento della famiglia naturale come ambito primario di formazione della persona
  • [...]
Perché abbiamo inserito queste frasi?
Lo Statuto comunale rappresenta la carta fondamentale per l'Amministrazione Comunale, ma soprattutto per l'intera comunità locale. Accanto alle norme tecniche di organizzazione e funzionamento della macchina amministrativa riteniamo debba trovare posto anche un forte slancio ideale, in grado di proiettare la nostra collettività verso il futuro. Riteniamo infatti che avere delle solide basi su cui poggiare sia una premessa fondamentale per un ordinato sviluppo sociale, economico e politico. Una perfetta macchina senza un solido motore ci pare infatti abbastanza inutile.
Tutela della vita dal concepimento alla morte naturale
Innanzitutto credo bisognerebbe  guardare con grande rispetto ed umiltà alla vita umana, un'esperienza straordinaria, unica ed irripetibile, che rappresenta una grande ricchezza per ogni civiltà. Crediamo lo Stato (e così l'Ente locale) debba sempre tutelare la vita umana, in ogni sua fase, specialmente quando essa è più fragile. Dal concepimento alla morte naturale abbraccia l'interezza di questa esperienza, specie i momenti più delicati: l'inizio e la fine. Difendere la vita in ogni suo momento della prepotenza di chi si arroga il diritto di decidere se una vita vale o meno la pena di essere vissuta ci pare un grande segnale di civiltà. Siamo consapevoli che esiste la legge sull'aborto e si parli sempre più spesso di eutanasia. Il nostro auspicio è che si possano ridurre sempre più le cause materiali che portano le donne alla dolorosa scelta di abortire. Pur rispettando questa difficile scelta, crediamo infatti che anche il nascituro, quale persona umana, debba essere difeso, anche se non ha ancora una voce da far sentire. Il finire della vita è poi il culmine dell'esistenza, ma anche un momento di fragilità estrema. Una società che si affretti a liberarsi di chi soffre o di chi è "di peso" ci appare come profondamente egoista e non certamente umana.  
La famiglia naturale quale ambito di formazione primaria della persona
Lo scopo di questa frase è duplice. Da una parte si riconosce il ruolo fondamentale della famiglia naturale ossia quella monogamica formata da un uomo e una donna. Dall'altra il diritto del bimbo a poter vivere in un ambiente sano e stabile dove, grazie alla presenza di due differenti sessi tra loro complementari, possa essere cresciuto e maturare in modo equilibrato e corretto. La famiglia, quale piccola società, rappresenta infatti il primo incontro con il mondo per il nuovo essere umano.  La famiglia poi non è creata dallo Stato perché è ad esso anteriore. Lo Stato non può fare altro dunque che riconoscerne e tutelarne l'importanza. La famiglia naturale essendo l'unica naturalmente aperta alla procreazione  rappresenta la cellula fondamentale per ogni società e proprio per questa sua funziona primaria merita una tutela ed un riconoscimento particolare da parte dello Stato. Non riteniamo infatti che altre forme di unione (specie tra persone dello stesso sesso) possano essere paragonate alla famiglia o possano sostituirsi ad essa nell'educazione dei figli.
Integralismo o massima apertura?
Preciso inoltre che la nostra maggioranza non è formata da fondamentalisti cattolici, ma da diverse anime culturalmente differenti. Queste frasi non sono dunque frutto di una rivendicazione confessionale o ideologica, ma sono principi comuni a tutta l'umanità, rintracciabili peraltro dalla retta ragione. Il nostro scopo è quello di tutelare i più deboli ed indifesi (bambini, ammalati ed anziani) dall'egoismo e dalla prepotenza dei più forti ed arroganti.
La contestazione dei democratici
Queste nostre intenzioni sono state fortemente ed ampiamente contestate dai consiglieri democratici, in particolare Rosa e Buonanno. Essi ci hanno accusato di rivendicazioni ideologiche, di integralismo e fondamentalismo religioso, insultato e provocato. Accusandoci di voler rovinare il nostro paese sporcando con queste nostre frasi lo Statuto, di essere degli oscurantisti, dei retrogradi ignoranti, di voler tornare a "bruciare le streghe". Siamo stati accusati di voler escludere e non includere (cosa vorrà dire ciò? boh), creare conflitti e discriminazioni. Di essere insomma animati da una mancanza di rispetto e dall'intolleranza verso le idee degli altri.
A prova di questo segnalo che durante il serrato dibattito consiliare più volte i relatori della maggioranza sono stati interrotti e derisi per le loro posizioni dai consiglieri democratici. Un chiaro segno del rispetto che queste persone hanno degli altri e delle loro idee, nonostante le belle parole e le dichiarazioni di principio.
Com'è andata a finire?
Alla fine dopo la proposta di alcuni emendamenti modificativi  che sono stati respinti , questi punti sono stati approvati da PDL, UDC e Lega Nord (facente parte dell'opposizione) ad ampia maggioranza. L'approvazione è proseguita poi serena con lo strano mutismo dei democratici. La nostra soddisfazione non è certo quella di aver messo una bandierina di conquista sullo Statuto Comunale, ma di aver contribuito ad affermare che i membri più deboli della nostra società devono essere difesi dall'arroganza, dall'egoismo e della prepotenza di pochi che si reputano "illuminati" e superiori agli altri, credendo di poter disporre di tutto e tutti secondo il loro capriccio.
Mauro Andreoli, Capogruppo PDL ed UDC

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