"Tuttavia non credo che questo orribile silenzio della nostra epoca durerà a lungo, sebbene ritenga che al momento aumenterà. Che farsa la moderna larghezza di vedute! Nella moderna civiltà, libertà di parola significa in pratica che si può parlare solo di cose senza importanza. Non dobbiamo parlare di religione, perché è illiberale; non dobbiamo parlare di pane e formaggio, perché vuol dire parlare di negozi; non dobbiamo parlare della morte, perché è deprimente; non dobbiamo parlare della nascita, perché è indelicato. Non può durare. Qualcosa sopravvenga a infrangere questa strana indifferenza, questo strano egoismo sognante, questa strana solitudine di una folla di milioni di persone. Qualcosa deve interrompere tutto ciò. Perché non voi ed io?" Il Napoleone di Notting Hill di G.K.Chesterton

mercoledì 14 maggio 2014

Perché mi sono (ri)candidato?

Amore per la nostra gente e il nostro territorio. Al di là di ogni personalismo o protagonismo, credo in un grande progetto per migliorare la nostra realtà.
Cinque anni fa, con coraggio e forse un pizzico di spensieratezza, ho iniziato una grande avventura amministrativa. Si è trattato di un'esperienza unica nel suo genere, vissuta in un periodo economico difficile, ma che mi ha permesso di spendermi per il bene della nostra amata comunità locale e al contempo di maturare molto. In essa ho incontrato molte persone capaci e scoperto realtà del nostro territorio che prima ignoravo. Ora è arrivato però il momento di rimettermi in gioco e di tornare da voi, cari amici, per chiedervi nuovamente la vostra fiducia per i prossimi 5 anni. 
Abbiamo tutti davanti agli occhi le scene della "cattiva politica": corruzione, affarismo, abusi, personalismi esasperati, inchieste giudiziarie, odio, calunnie... Io credo però esista anche una politica più vera, umile e tenace che parte dall'amore per il proprio paese e la nostra gente. è infatti per amore che, seppur con tutti i miei limiti, ho scelto di mettermi al servizio della nostra comunità locale per tentare di migliorarla. 
Ho sempre apprezzato la concretezza e il pragmatismo e per questo ho voluto un programma con opere ambiziose, ma realizzabili (leggi il programma). Mi pare però opportuno dire quali saranno gli assi portanti del mio impegno, che ho tentato di sintetizzare in due slogan: 
  • Rimettere al centro la Persona, a mio avviso la persona dev’essere il centro e il culmine dell’azione amministrativa. L’ente pubblico dev’essere al servizio del cittadino e non viceversa, come troppo spesso accade. Troppo spesso in questi anni ci si è concentrati esclusivamente sulle questioni economiche (spread, pareggio di bilancio, riduzione della spesa) trascurando completamente la persona, i suoi bisogni, le sue legittime istanze e le sue aspirazioni. Certo anche le questioni economiche hanno la loro rilevanza, ma non possono essere l’unico criterio guida dell’azione amministrativa. La politica, a mio avviso, è molto più che una semplice operazione ragionieristica. 
  • Cambiare marcia si può, facciamolo insieme. Mi pare evidente e sotto gli occhi di tutti che molte cose non vanno o non funzionano. Negli scorsi anni si è tentato di fare bene con le poche risorse che erano a disposizione, senza aumentare le imposte per non salassare famiglie e imprese. È necessario dunque proseguire su questa strada, tentando però di accelerare, cambiando marcia appunto. Bisogna rinnovare molte delle politiche già in atto, incentivando alcuni servizi e coprendo qualche mancanza. Per fare questo vi è bisogno del contributo di tutti. Non possiamo chiuderci nel palazzo comunale e da lì pensare di risolvere ogni cosa. Dobbiamo invece ascoltare e valorizzare la nostra più grande risorsa: la nostra gente. Solo con il contributo di tutti è davvero possibile cambiare le cose e non gettare al vento il faticoso lavoro fin qui fatto.

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