"Tuttavia non credo che questo orribile silenzio della nostra epoca durerà a lungo, sebbene ritenga che al momento aumenterà. Che farsa la moderna larghezza di vedute! Nella moderna civiltà, libertà di parola significa in pratica che si può parlare solo di cose senza importanza. Non dobbiamo parlare di religione, perché è illiberale; non dobbiamo parlare di pane e formaggio, perché vuol dire parlare di negozi; non dobbiamo parlare della morte, perché è deprimente; non dobbiamo parlare della nascita, perché è indelicato. Non può durare. Qualcosa sopravvenga a infrangere questa strana indifferenza, questo strano egoismo sognante, questa strana solitudine di una folla di milioni di persone. Qualcosa deve interrompere tutto ciò. Perché non voi ed io?" Il Napoleone di Notting Hill di G.K.Chesterton

sabato 20 marzo 2010

Attaccano la Grecia per colpire l’Euro

È notizia degli ultimi giorni, si discute su come salvare la Grecia sommersa dai debiti. Vediamo di spiegare, pur con qualche approssimazione, cosa sta accadendo:

Il bilancio dello Stato (come tutti i bilanci del resto) si compone di entrate e uscite. Le entrate per una nazione sono le imposte e le uscite sono invece i servizi erogate, le strade, le scuole ecc…
Lo Stato di solito spende più di quanto incamera con le imposte, per coprire questo surplus di spesa ricorre al debito pubblico. con il tempo questo ha dato origine anche alla strana prassi (pericolosa) di garantire una parte del rimborso dei debiti con l’emissione di nuovi.
Il grandissimo problema di ogni nazione è trovare qualcuno che finanzi il suo debito attraverso l’investimento nei titoli di Stato.
Ecco qui arriva il dramma, nessuno se la sente più di finanziare il debito pubblico Greco, per una serie di motivi sia qualitativi che quantitativi. Se non si trovasse qualche investitore disposto ad accollarsi il rischio la Grecia fallirebbe (anche se non è il termine corretto), con tutto quello che ne conseguirebbe. Il caso Italiano
Per capire meglio la situazione facciamo una piccola parentesi. Esistono degli stati in Europa che vengono chiamati con l’acronimo PIGS (maiali in inglese), cioè Portogallo Italia Grecia e Spagna. Tutti questi Stati sono caratterizzati da un deficit (debito pubblico) molto elevato, con dubbi in ordine alla sostenibilità sul medio lungo periodo dello stesso. Inutile dire di come la cornacchia di turno preveda continuamente la catastrofe ovvero il default di questi paesi.
Con la crisi economica questi Stati sono stati messi subito sotto la lente d’ingrandimenti per timore sulla loro tenuta alla crisi ( o per scommettere sulla loro crisi, dipende dai punti di vista)
È emblematico il caso Italia, certo la sanità dei conti pubblici italiani non è certo delle migliori, anche il governo lo sottolinea nel DPEF, ma abbiamo i nostri assi nella manica:
1) il sistema bancario Italiano è molto più solido di quello di molti altri paesi. Esso è fatto soprattutto da piccole banche che non avevano titoli tossici in portafoglio
2) il debito pubblico italiano è allocato presso le famiglie (e non sul mercato), che lo detengono con un forte grado di sicurezza e fedeltà. Chi non ha un BOT o un buono del Tesoro?

Questi due fattori garantiscono una sorta di solidità del debito, in quanto il suo collocamento e gradimento non è sottoposto alla roulette russa del mercato e delle banche.
Questo ci ha permesso, recentemente, di uscire dal “porcile” dei PIGS. La I dell’acronimo ora sta ad indicare Irlanda. Torniamo alla Grecia
Moltissimi paesi non hanno un debito “solido” come quello Italiano. Esso è collocato sul mercato, sottoposto quindi a continue fluttuazione e pericoli.
Immaginate ora di voler finanziare un debito, cioè fare un investimento, come scegliereste? Sicuramente il titolo con il rendimento più alto. Giustissimo, il rendimento però per un titolo di questo tipo non si ferma al tasso di interesse, essendo scambiato su mercati internazionali bisogna tener conto anche del tasso di cambio. I titoli sono valutati in base alla moneta corrente del paese che li emette, il valore della moneta ( o meglio il suo valore in rapporto alle altre) varia nel tempo, può aumentare o diminuire dipende dai casi. Per intenderci è questo che sentite al TG quando dicono: “oggi l’euro scambiato a tot sul dollaro”. Nel concreto vi è la possibilità oltre che di guadagnare con l’interesse, di guadagnare anche con il cambio. Come? Se una moneta si apprezza, aumenta il suo valore, questo vuol dire in concreto che al momento della restituzione del denaro vi saranno restituiti più soldi nella vostra moneta di riferimento.

Ultima informazione prima della conclusione: chi stabilisce il rapporto di cambio? Due agenti, il mercato attraverso le contrattazioni e le banche centrali che mettono in atto politiche monetarie atte a far aumentare o diminuire il valore della moneta. Bene, la nostra banca centrale di riferimento è la BCE (Banca Centrale Europea), questo perché abbiamo una moneta unica a livello europeo. Significa che la “politica monetaria” è stabilita in modo uguale per tutta la zona euro, anche in presenza di paesi con situazioni diverse. L’euro negli anni si è sempre dimostrato una moneta forte, ha infatti sempre incrementato il suo valore, tanto da superare e di gran lunga la parità sul dollaro. Ciò significa che un debito appetitoso è senz’altro quello sull’Euro per le buone possibilità di apprezzamento nel tempo.

Possiamo giungere alla conclusione e spiegare il titolo dell’articolo. È vero la Grecia ha i suoi problemi, ma il suo eventuale default cosa comporterebbe? Un duro colpo alla moneta unica, in quanto la BCE dovrebbe intervenire investendo ingenti capitali, cioè riducendo le riserve e compromettendo la solidità dell’Euro. Chi si avvantaggerebbe di questo? I paesi fuori dall’area Euro, in particolare Inghilterra e USA, che devono riuscire a collocare ingenti quantità di nuovo debito sul mercato per coprire le maggiori spese derivanti dalla crisi. La strategia è semplice affossando l’euro le condizioni sui loro debiti sarebbero più vantaggiosi e più facilmente collocabili sul mercato. Si, ma come fare ad indebolire la moneta unica? Facile attaccando un paese dell’area Euro, es. la Grecia. Ce la faranno? Probabilmente no, se al posto che lasciare in mano la situazione alle banche intervenissero i Governi, coordinando una politica europea di salvataggio, magari anche con l’ausilio del FMI, la Grecia sarebbe salvata senza tanti scossoni. Ci vuole però una certa forza politica per farlo, vedremo… Insomma saremo anche il vecchio continente, ma quando l’Europa è compatta fa ancora paura agli USA & C. FORZA EUROPA!!!


La Firma dei Trattati di Roma

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