"Tuttavia non credo che questo orribile silenzio della nostra epoca durerà a lungo, sebbene ritenga che al momento aumenterà. Che farsa la moderna larghezza di vedute! Nella moderna civiltà, libertà di parola significa in pratica che si può parlare solo di cose senza importanza. Non dobbiamo parlare di religione, perché è illiberale; non dobbiamo parlare di pane e formaggio, perché vuol dire parlare di negozi; non dobbiamo parlare della morte, perché è deprimente; non dobbiamo parlare della nascita, perché è indelicato. Non può durare. Qualcosa sopravvenga a infrangere questa strana indifferenza, questo strano egoismo sognante, questa strana solitudine di una folla di milioni di persone. Qualcosa deve interrompere tutto ciò. Perché non voi ed io?" Il Napoleone di Notting Hill di G.K.Chesterton

mercoledì 10 marzo 2010

Ci rifilano il "caos liste", anziché i programmi

La situazione è sicuramente di alta tensioni politica, però non si riesce a capire perché la campagna elettorale si stia concretando più sul caos liste che non sui programmi.
Il caso liste sembra stia lentamente rientrando. In Lombardia la lista Formigoni è stata riammessa, oltretutto senza bisogno di prendere in considerazione il decreto del governo. In Lazio la situazione è più confusa, ma si arriverà sicuramente presto ad una soluzione. Eppure in tutto questo continua il caos liste: ricorsi e controricorsi, grida e schiamazzi. Come mai?
Le spiegazioni sono sostanzialmente due:
1) Tutti sapevano che le liste sarebbero state riammesse, a me no che qualcuno pensasse già ad una democrazia a partito unico. Sul come riammetterle la soluzione è stata equilibrata e nel pieno della legalità, tanto da essere firmata anche da Napolitano. Chi continua a urlare e stracciarsi le vesti lo fa solamente per calcolo politico. In Italia vi è sicuramente una parte di popolazione che vede in Berlusconi il male assoluto e in tutto ciò che fa un intrigo e un imbroglio per il suo tornaconto. (l’IDV l’ha capito da un pezzo) Il ragionamento è semplice: più urlo e grido che Berlusconi e i suoi sono dei farabutti, più voti di quell’area mi porto a casa.
2) Il caos liste serve a spostare l’attenzione dalla sostanza della competizione elettorale. Finché tutti seguono le news su ricorsi e controricorsi, nessuno parla di programmi o candidati. Non è facile spiegare che cosa di concreto si vuole fare per la propria regione avendo poi la forza di essere credibili (tramite i propri candidati sul territorio). Meglio limitarsi a dire di essere i Migliori, quelli che non ha bisogni di trucchetti per (provare) a vincere le elezioni.
Forse però dietro questa voglia di non parlare di programmi vi è una più terribile verità: non è che la Sinistra è rimasta senza idee?

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