"Tuttavia non credo che questo orribile silenzio della nostra epoca durerà a lungo, sebbene ritenga che al momento aumenterà. Che farsa la moderna larghezza di vedute! Nella moderna civiltà, libertà di parola significa in pratica che si può parlare solo di cose senza importanza. Non dobbiamo parlare di religione, perché è illiberale; non dobbiamo parlare di pane e formaggio, perché vuol dire parlare di negozi; non dobbiamo parlare della morte, perché è deprimente; non dobbiamo parlare della nascita, perché è indelicato. Non può durare. Qualcosa sopravvenga a infrangere questa strana indifferenza, questo strano egoismo sognante, questa strana solitudine di una folla di milioni di persone. Qualcosa deve interrompere tutto ciò. Perché non voi ed io?" Il Napoleone di Notting Hill di G.K.Chesterton

venerdì 5 marzo 2010

CRISI (PROLOGO II) il Tasso d’Interesse

Abbiamo visto che se non si prestassero i soldi (via banche o mercato) le imprese non potrebbero aprire o espandersi. Questo ridurrebbe i posti di lavoro e metterebbe in difficoltà le famiglie, innescando un circolo vizioso. Non si creda però che le banche sia istituti di beneficenza!!! Esse svolgono attività d’impresa, quindi devono lucrano (guadagnare). Si, ma dove? la banca ha 2 fonti di guadagno.La prima è il tasso d’interesse. Il tasso d’interesse è un misura percentuale della remunerazione ottenuta prestando una somma di denaro: Mario presta a Pino 100 € a patto che gliene restituisca tra 3 mesi 105. In questo caso 5 è il premio che Mario vuole per separarsi dai suoi 100 €. Tale rapporto può essere espresso come il 5% di interesse (5/100)%. Una banca funziona così: raccoglie dal dai risparmiatori il denaro promettendo di pagare su esso un tasso d’interesse (passivo) e lo presta a chi lo richiede facendosi pagare un altro tasso d’interesse (attivo). Il tasso attivo è sempre maggiore di quello passivo. la differenza tra i due tassi è il guadagno (chiamato Spread). Riprendendo l’esempio di prima: Mario e Pino non si conoscono e quindi interviene una banca nella mediazione: Mario presta i soldi alla banca che si impegna a pagare alla scadenza il 5% (più i 100 di “capitale” ovviamente), la banca presta i soldi a Pino e si fa da lui pagare un tasso pari al 7%. Di questo 7%: 5 va a Mario e 2 resta alla banca (Spread) per il lavoro svolta. Seconda fonte di incasso (che va aumentando) sono le commissioni bancarie, esse sono semplicemente il prezzo che la banca fa pagare per i servizi che offre.

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