"Tuttavia non credo che questo orribile silenzio della nostra epoca durerà a lungo, sebbene ritenga che al momento aumenterà. Che farsa la moderna larghezza di vedute! Nella moderna civiltà, libertà di parola significa in pratica che si può parlare solo di cose senza importanza. Non dobbiamo parlare di religione, perché è illiberale; non dobbiamo parlare di pane e formaggio, perché vuol dire parlare di negozi; non dobbiamo parlare della morte, perché è deprimente; non dobbiamo parlare della nascita, perché è indelicato. Non può durare. Qualcosa sopravvenga a infrangere questa strana indifferenza, questo strano egoismo sognante, questa strana solitudine di una folla di milioni di persone. Qualcosa deve interrompere tutto ciò. Perché non voi ed io?" Il Napoleone di Notting Hill di G.K.Chesterton

venerdì 13 giugno 2014

Quanto guadagna il Presidente del Consiglio Comunale?

Oltre le inutili polemiche ecco svelato quanto guadagna il Presidente del Consiglio Comunale
Tra le diverse critiche che hanno accompagnato la mia elezione (vedi l’altro articolo) c’è stata quella legata al mio compenso. Ritengo dunque opportuno fare un po’ di chiarezza sulla questione:
Per legge (dunque non per scelta personale o discrezionale) il Presidente del Consiglio Comunale nei Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti percepisce un’indennità mensile pari al 10% dello stipendio del Sindaco. (preciso che essendo “indennità” non dà luogo a “tredicesima” o altro)
È possibile per tutti i cittadini consultare le indennità di funzione (di Sindaco e Assessori) sul sito del Comune (vedi). Da qui si scopre che il Sindaco percepisce 2928,30 € lordi al mese. Significa dunque che il Presidente del Consiglio percepirà 292,83 lordi al mese, che ipotizzando la tassazione Irpef più bassa (il 23%) diventano 225 € nette. Preciso ulteriormente che tutte le indennità sono dimezzate in caso chi le percepisca sia un lavoratore dipendente non messo in aspettativa.
Come dichiarato poi in Consiglio Comunale è mia intenzione valutare la possibilità di devolvere una parte della mia indennità di funzione in beneficenza. Su tale decisione manterrò però il riserbo più assoluto, sia sulla quantità che sugli enti beneficiari (probabilmente locali), non desidero infatti pubblicità su un gesto che reputo personale e che voglio mettere al riparo da eventuali speculazioni politiche o illazioni delle solite malelingue.
Da ultimo non credo questa mia indennità farà lievitare i costi della politica. Rispetto allo scorso mandato è infatti diminuito per legge il numero di Assessori (in n. di 1, un Assessore percepisce mensilmente 1317 € lordi) e di Consiglieri. Da ultimo a chi rimprovera che questo mio compenso vada a sottrarre risorse ad altre voci di spesa più importanti (es. Cultura) dico che ognuno è libero di fare le scelte che ritiene più opportune. Chiunque può devolvere una parte del proprio compenso alle attività che ritiene più opportune oppure all'Assessorato a cui è stato preposto.


(16/06/14)Integro con alcune ulteriori considerazioni anche a seguito del dibattito sviluppatosi su Fb.

Il Presidente del Consiglio Comunale è utile?
Si discute infatti se la figura del Presidente del Consiglio Comunale sia utile o meno. Innanzitutto credo sia presto per dirlo, essendo questa la prima volta che c’è. Sarebbe opportuno infatti vedere come mi comporterò prima di esprimere giudizi sul ruolo che ricopro.
In tutto questo dibattito mi sorge però un atroce dubbio. Se questa figura era ritenuta assolutamente inutile, la sede politica più opportuna per dirlo non era forse l’approvazione del nuovo Statuto Comunale? L’approvazione è infatti molto recente e in quell’occasione nessuna delle minoranze attuali si è opposta all’inserimento nello Statuto dell’opportunità di istituire il Presidente del Consiglio Comunale. I DU hanno votato contro lo Statuto per motivi “etici”, ma in Consiglio nulla hanno detto riguardo al Presidente. Il Sig. Simontacchi (allora parte della maggioranza e ora a capo di lista libera) ha invece approvato il tutto senza esprimere riserve in merito.
Come mai dunque questo cambiamento d’opinione? Malignamente qualcuno potrebbe pensare che forse allora questa figura non era poi ritenuta così inutile, specie magari in caso di vittoria elettorale.

Perché non rinunciare all’indennità in favore delle casse comunali?
L'obiettivo che ci dovremmo porre tutti (indistintamente dal colore politico) dovrebbe essere quello di fare il bene della nostra comunità. Per esperienza mi permetto di far notare che la quantità della mia indennità (circa 3.500 € lordi  annui) ha un'importanza relativa su un bilancio di oltre 9 milioni di spesa corrente. Dove anche io lasciassi questa cifra nelle casse comunali, come qualcuno auspica, si andrebbe sicuramente a perdere tra i mille rivoli del bilancio comunale, per restare poi probabilmente bloccata nelle casse comunali per via del Patto di Stabilità Interno. (il Comune ha infatti oggi in cassa oltre 2 milioni di € che non può spendere proprio per questo motivo) In definitiva dunque non arriverebbe comunque a chi ha bisogno. Sempre per esperienza personale ho visto invece fare ad associazioni o Enti interventi importantissimi con cifre molto minori. Possiamo dunque scegliere di lasciare questa cifra (molto probabilmente) inutilizzata nelle casse comunali oppure possiamo provare ad utilizzarla per qualcosa di buono. Personalmente preferisco la seconda opzione.

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