"Tuttavia non credo che questo orribile silenzio della nostra epoca durerà a lungo, sebbene ritenga che al momento aumenterà. Che farsa la moderna larghezza di vedute! Nella moderna civiltà, libertà di parola significa in pratica che si può parlare solo di cose senza importanza. Non dobbiamo parlare di religione, perché è illiberale; non dobbiamo parlare di pane e formaggio, perché vuol dire parlare di negozi; non dobbiamo parlare della morte, perché è deprimente; non dobbiamo parlare della nascita, perché è indelicato. Non può durare. Qualcosa sopravvenga a infrangere questa strana indifferenza, questo strano egoismo sognante, questa strana solitudine di una folla di milioni di persone. Qualcosa deve interrompere tutto ciò. Perché non voi ed io?" Il Napoleone di Notting Hill di G.K.Chesterton

martedì 24 dicembre 2013

Santo Natale 2013

Un augurio speciale di Natale a tutti i lettori. Per ricordare a tutti che il fatto fondamentale del Natale è una nascita!
Presepe dei Volontari nella Parrocchia di S.Antonino
Il Natale è senza dubbio la mia festa preferita, troppe volte però, distratti magari da lucine e festoni, non ci accorgiamo della sua straordinaria semplicità. In occasione del Natale si spendono solitamente un’infinità di parole, senza mai però riflettere veramente sull’essenziale. Il Natale è innanzitutto una nascita, un evento che ha già naturalmente in sé qualcosa di miracoloso, è infatti l’unico avvenimento in grado di ringiovanire veramente il mondo. L’arrivo di quel piccolo mistero incarnato è davvero in grado di mutarci la vita e di sovvertire ogni cosa (comprese le nostre case e le nostre abitudini). Gli uomini spesso si affannano invano in rivoluzioni o più pavidamente in riforme, ma solo una nascita è in grado di rinnovare ossia rendere nuove tutte le cose. Ciò a cui maggiormente anela il nostro cuore non è un generico cambiamento, ma un grande ritorno ad una bellezza, ad un’autenticità, ad una Verità essenziale di cui, per tutta la vita, avvertiamo la grande mancanza.
Nel Natale presente siamo dunque chiamati ad accogliere nelle nostre famiglie un piccolo Bimbo, povero ed indifeso. Il Tutto entra della storia in punta di piedi, con un singolare umorismo e grande umiltà. Agli uomini moderni tanto indaffarati, frastornati e pieni di sé il Bambinello chiede solo di essere accolto. Come possiamo rimanere indifferenti di fronte a qual bimbo che ci sorride nel presepe? Apriamo dunque il nostro cuore a questa  gioia dirompente.
Chi sarà fiero se i cieli sono umili,
salirà se i monti cadono,
le stelle fisse slittano e in diluvio
d’amore tutto sommerge?
Chi mai potrà a corona aspirare,
chiamar diritto sua voglia,
col flusso astrale lottare,
se in basso discenti tutto ch’è bene?
(Gloria in Profundis di G.K. Chesterton)
 
Auguri di un Santo Natale
e
 un Felice Anno Nuovo
Albero di Natale in Piazza della Chiesa realizzato dal gruppo S.Antonino C'è

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