"Tuttavia non credo che questo orribile silenzio della nostra epoca durerà a lungo, sebbene ritenga che al momento aumenterà. Che farsa la moderna larghezza di vedute! Nella moderna civiltà, libertà di parola significa in pratica che si può parlare solo di cose senza importanza. Non dobbiamo parlare di religione, perché è illiberale; non dobbiamo parlare di pane e formaggio, perché vuol dire parlare di negozi; non dobbiamo parlare della morte, perché è deprimente; non dobbiamo parlare della nascita, perché è indelicato. Non può durare. Qualcosa sopravvenga a infrangere questa strana indifferenza, questo strano egoismo sognante, questa strana solitudine di una folla di milioni di persone. Qualcosa deve interrompere tutto ciò. Perché non voi ed io?" Il Napoleone di Notting Hill di G.K.Chesterton

sabato 3 marzo 2012

Lettera alla redazione del GrandAngolo su Via Ceresio

Lettera sul GrandAngolo per spiegare cosa accade in Via Ceresio
Apparirà sul prossimo numero del GrandAngolo (bollettino d’informazione della Parrocchia di S.Antonino) una mia lettera. Gli amici della redazione mi hanno infatti chiesto di spiegare sulle pagine del giornale cosa stia accadendo al tratto di strada che da Via Ceresio porta alla SS 336. La pubblico qui in anteprima, seguiranno presto nuovi aggiornamenti sulla vicenda.

Lettera alla redazione del GrandAngolo
Gentile redazione,
scrivo questa lettera che chiedo gentilmente di pubblicare. Oramai da oltre un mese ricevo da più parti richieste di chiarimento inerenti alla chiusura del tratto che da Via Ceresio porta alla SS 336. Eccomi qui dunque, in spirito di servizio, a fare chiarezza su questa vicenda. Tenterò di farlo nel modo più chiaro e preciso possibile, rispondendo alle domande che più frequentemente mi sono state poste. Non entrerò nel merito della vicenda, vi sono spazi più idonei per fare questo.
Perché la strada è stata chiusa?
La chiusura è il risultato di un contenzioso amministrativo, facciamo però un passo indietro per capire meglio. La strada di cui stiamo parlando è stata realizzata ed è ancora oggi di competenza di ANAS e non del Comune. Già in fase di progettazione i proprietari della cava avevano espresso diversi dubbi sul suo tracciato, indicando come la strada si trovasse troppo vicina all’escavazione e rendesse di fatto (per motivi di sicurezza) impossibile proseguire il loro lavoro d’estrazione. La strada è stata però ugualmente realizzata, così come era stata inizialmente progettata. I proprietari della cava, vedendo danneggiato il loro “interesse privato”, hanno dunque fatto ricorso al TAR . Il Tribunale Amministrativo ha dato loro ragione e ha ordinato la demolizione della strada. A questo è seguito l’intervento del Prefetto di Milano che ha dato ordine di chiudere la strada e la successiva nomina di un Commissario ad Acta (ossia un funzionario incaricato appositamente) per procedere alla demolizione.
Cosa accade ora? Quali sono i possibili scenari futuri?
L’Amministrazione Comunale, pur non essendo parte in causa, sta svolgendo un ruolo di mediazione nella vicenda. Si è infatti provveduto a convocare un tavolo tra ANAS e i proprietari della cava, per capire se non sia possibile raggiungere un accordo per “salvare” la strada. Un primo risultato è che per ora le parti in causa hanno accettato di sospendere la demolizione della strada, che altrimenti avrebbe già avuto inizio. Per il futuro gli scenari possibili sono diversi: si potrebbe avere una riapertura definitiva in seguito ad un accordo economico tra ANAS e i proprietari della cava, oppure una riapertura provvisoria nell’attesa di realizzare una nuova viabilità. Salvo gravi dissensi non si dovrebbe arrivare ad un’immediata demolizione. Tutto fa pensare che probabilmente la strada potrebbe a breve riaprire, capire con quale formula (oppure ipotizzare una data precisa) appare oggi quanto mai difficile e non voglio alimentare false speranze, bisognerà attendere l’esito delle trattative.
Considerazione
In conclusione voglio fare una breve considerazione personale per richiamare tutti all’importanza della strada in questione. Parlando con alcune persone ho colto una sorta di rassegnazione o d’indifferenza verso l’argomento, si dice che “tanto al massimo si passa da Via 24 maggio, cambia poco”. Verissimo, però vi invito a considerare che Via 24 maggio è una strada con un calibro più piccolo, sulla quale insiste già il traffico normale, quello proveniente da un'altra cava e quello dalla piattaforma ecologica. La chiusura definitiva di Via Ceresio potrebbe quindi mettere a dura prova la viabilità su Via 24 maggio, ma anche su Via Adamello, vista soprattutto la concentrazione di mezzi pesanti. La strada in questione rappresenta una importante via di comunicazione per l’abitato di Lonate e di S.Antonino in particolare. Il mio invito finale è dunque quello a mantenere alta l’attenzione su questo argomento, in quanto nulla è perduto.
Spero di essere stato abbastanza chiaro nell’esporre i fatti, dei quali ho volutamente evitato gli aspetti più tecnici.
Un caloroso saluto a tutti,
Mauro Andreoli, Consigliere Comunale e Capogruppo di Maggioranza
Pubblicata sul GrandAngolo n. 69

Torno a ribadire che se qualcuno volesse maggiori informazioni o ulteriori chiarimenti sulla vicenda può contattarmi liberamente o scrivermi al mio indirizzo mail

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