"Tuttavia non credo che questo orribile silenzio della nostra epoca durerà a lungo, sebbene ritenga che al momento aumenterà. Che farsa la moderna larghezza di vedute! Nella moderna civiltà, libertà di parola significa in pratica che si può parlare solo di cose senza importanza. Non dobbiamo parlare di religione, perché è illiberale; non dobbiamo parlare di pane e formaggio, perché vuol dire parlare di negozi; non dobbiamo parlare della morte, perché è deprimente; non dobbiamo parlare della nascita, perché è indelicato. Non può durare. Qualcosa sopravvenga a infrangere questa strana indifferenza, questo strano egoismo sognante, questa strana solitudine di una folla di milioni di persone. Qualcosa deve interrompere tutto ciò. Perché non voi ed io?" Il Napoleone di Notting Hill di G.K.Chesterton

sabato 2 luglio 2011

Terza Pista: le Ragioni del NO

Parliamo di Terza Pista ed espansione di Malpensa: le ragioni del NO e le azioni future
Dal Master Plan di SEA, la realtà è che la Terza Pista serve ad altro
Intanto che prosegue la battaglia contro l’amianto (invito chi non ha ancora firmato la petizione a farlo) vi è un altro fronte caldo sul quale ci stiamo battendo: l’ampliamento del sedime aeroportuale con relativa terza pista di Malpensa. Infatti si è ufficialmente aperta la prima fase della procedura di VIA (vedi cos’è) vi è tempo fino al 19 luglio per presentare le proprie osservazioni.
Le Ragioni del NO
È opportuno chiarire innanzitutto le ragioni che ci hanno portato (io e la nostra Amministrazione) a dire NO. Bisogna precisare fin da subito che il nostro NO alla terza pista non è un NO all'Aeroporto in sé. Quando infatti si era trattato di difendere Malpensa (e soprattutto i posti di lavoro ad esso connessi) siamo sempre stati in prima linea. Questo progetto però appare come un “cavallo di troia”, infatti attraverso la terza pista, SEA mira ad impossessarsi dell'intera brughiera del Gaggio al fine di edificarvi un nuovo centro logistico (ossia capannoni). Questo con suo notevole vantaggio (non pagherà oneri edilizi e non dovrà sottostare alla pianificazione territoriale comunale), ma a discapito del territorio. Quella che SEA sta progettando è una realtà economica e sociale alternativa a quella lonatese, il territorio “arraffato” da SEA (grande quanto l'intero nostro abitato) sarà gestito secondo logiche di profitto economiche senza tener minimamente conto delle esperienze o dei rapporti con le comunità che lo circonda. Per fare tutto questo si usa la scusa della terza pista. Un progetto già bocciato da Assoareo (associazione delle compagnia aeree, leggi qui) e messo in dubbio anche dall'abbandono di Lufthansa (e ancora prima di Alitalia), fatto che fa rivedere al ribasso le stime di incremento del traffico aereo. In poche parole si vuole depredare il territorio e impoverire la nostra popolazione per ingrassare le casse del Comune di Milano (azionista n. 1 di SEA). I posti di lavoro tanto decantati bisognerà vedere poi se non serviranno semplicemente a coprire gli esuberi attuali. Io non sono dei tecnici, ma mi chiedo se non sia possibile, utilizzando meglio le due piste esistenti, favorire uno sviluppo e un rilancio dell'aeroporto sostenibile e compatibile con il territorio? (tralascio la questione inquinamento per motivi di spazio, ma anche qui ce ne sarebbe da dire...vedi ad esempio questo video e leggi l’articolo)
Azioni Amministrative Future
Via Gaggio
Il prossimo 7 luglio il nostro Consiglio Comunale approverà le osservazioni da inviare al Ministero dell’Ambiente per la procedura di VIA. Vi sarà un po’ di tutto alcuni esempi:
  • Vorremmo capire ad esempio che fine faranno i nostri pozzi da cui prendiamo l’acqua? (con il nuovo progetto sarebbero inglobati nel sedime con tutto ciò che ne consegue)
  • Perché e se ce la farà il depuratore di S.Antonino (già al limite della capienza) ad assorbire e depurare le acque derivanti dai nuovi insediamenti?
  • Cosa accadrà agli abitanti di Tornavento? (alcune case verrebbero inglobate nel sedime)
  • Le ripercussioni ambientali del nuovo progetto? (visto che si prevede di eliminare un area naturale patrimonio di biodiversità per l'UNESCO senza troppi problemi)
  • Ma soprattutto io chiederei: ma siamo sicuri che la terza pista è davvero necessaria oppure è una scusa per fare un po’ di speculazione edilizia?
Un opportunità importante da non perdere è quella offerta dal nostro Comune in collaborazione con Viva Via Gaggio. Fino a Venerdì 8 luglio sarà possibile per ogni cittadino (presso l’Ufficio Lavori Pubblici nei giorni di giovedì dalle 15.00 alle 18.00 e venerdì dalle 9.00 alle 13.00) avvalersi gratuitamente della consulenza di tecnici esperti per predisporre le proprie osservazioni alla VIA sulla Terza Pista da inviare poi al Ministero dell’Ambiente. Invito tutti a sfruttare questa opportunità.
Il Ricorso all’UE
Insieme alle osservazioni ed altre azioni successive la nostra amministrazione intende ricorrere alla Commissione Europea contro il progetto della Terza Pista. Riteniamo infatti che la procedura da seguire non sia la VIA, ma la VAS (clicca qui per saper cos'è). Ossia chiediamo una valutazione più approfondita e precisa se il territorio limitrofo possa supportare oppure no il carico della terza pista (oltre l’aeroporto). Siamo dunque pronti a ricorre fino in Europa per difendere il nostro territorio.
Conclusioni
Questa battaglia (come quella sull’Amianto) è in definitiva una “battaglia di civiltà” (come già altrove affermato), perché ci si batte contro l'arroganza che deriva dal denaro e dall'idea che con esso si possa comprare tutto (terra, diritti e coscienze). Rivendichiamo anche il diritto della politica (quale espressione della volontà popolare) di avere un ruolo chiave nelle scelte sul futuro del nostro paese, senza abdicare alla tecnica o a pure logiche di profitto. In poche parole vogliamo essere PADRONI A CASA NOSTRA.
Mauro Andreoli, Capogruppo

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