"Tuttavia non credo che questo orribile silenzio della nostra epoca durerà a lungo, sebbene ritenga che al momento aumenterà. Che farsa la moderna larghezza di vedute! Nella moderna civiltà, libertà di parola significa in pratica che si può parlare solo di cose senza importanza. Non dobbiamo parlare di religione, perché è illiberale; non dobbiamo parlare di pane e formaggio, perché vuol dire parlare di negozi; non dobbiamo parlare della morte, perché è deprimente; non dobbiamo parlare della nascita, perché è indelicato. Non può durare. Qualcosa sopravvenga a infrangere questa strana indifferenza, questo strano egoismo sognante, questa strana solitudine di una folla di milioni di persone. Qualcosa deve interrompere tutto ciò. Perché non voi ed io?" Il Napoleone di Notting Hill di G.K.Chesterton

sabato 18 giugno 2011

Precisazioni sulla questione Amianto

Alcune precisazioni sulla questione Amianto, il caso Basile e il Comitato No Amianto.
La Prealpina del 2 giugno 2011
In relazione alle diverse voci che circolano (voci di corridoio, chiacchiere da bar, dietrologismi, notizie apprese da fantomatici confidenti segreti e delatori vari) ci tengo a precisare quanto segue:
Il gruppo consiliare di maggioranza PDL e UDC è compatto nel dire NO all'Amianto. Lo testimoniano gli atti ufficiali ossia la mozione da noi presentata e poi approvata all'unanimità (quindi da ogni singolo consigliere) dal Consiglio Comunale.
Il Consigliere Delegato Basile ha poi espresso la volontà personale di approfondire l'argomento, ribadendo però al contempo che il suo non era affatto un “si” e che comunque avrebbe rispettato gli indirizzi e le decisioni della maggioranza. Non vi sono quindi divisioni, lotte intestine, né sono in corso oscuri regolamenti di conti. La posizione assunta in Consiglio rimane quindi valida a tutti gli effetti.
Si è poi ritenuto opportuno di avviare una campagna di sensibilizzazione/informazione nei confronti della cittadinanza. Fin dal principio abbiamo auspicato alla formazione di un autonomo comitato di cittadini che raccogliesse e proseguisse (in autonomia) la battaglia da noi lanciata. Così è stato e ne siamo felici. Il comitato pur potendo contare sul nostro appoggio è comunque autonomo rispetto ai partiti. É vero all'interno del neonato gruppo di cittadini vi sono persone con una tessera politica, non mi pare però che questo sia un reato o tanto meno una colpa. Chi vede il Comitato NO Amianto come il braccio politico di qualche partito sbaglia e mira solamente ad inutili strumentalizzazioni. Questi sono i fatti, il resto è fantapolitica"
L'appello conclusivo che rivolgo a tutte le forze politiche è quello a dismettere gli inutili toni polemici, per unirsi nella comune battaglia contro l'amianto, senza dimenticare anche l'altro grande tema caldo: la terza pista di Malpensa.
Mauro Andreoli, Capogruppo PDL e UDC

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