"Tuttavia non credo che questo orribile silenzio della nostra epoca durerà a lungo, sebbene ritenga che al momento aumenterà. Che farsa la moderna larghezza di vedute! Nella moderna civiltà, libertà di parola significa in pratica che si può parlare solo di cose senza importanza. Non dobbiamo parlare di religione, perché è illiberale; non dobbiamo parlare di pane e formaggio, perché vuol dire parlare di negozi; non dobbiamo parlare della morte, perché è deprimente; non dobbiamo parlare della nascita, perché è indelicato. Non può durare. Qualcosa sopravvenga a infrangere questa strana indifferenza, questo strano egoismo sognante, questa strana solitudine di una folla di milioni di persone. Qualcosa deve interrompere tutto ciò. Perché non voi ed io?" Il Napoleone di Notting Hill di G.K.Chesterton

domenica 2 maggio 2010

Via Gaggio e Tornavento: Padroni a Casa Nostra

Nell’ultimo consiglio comunale era in discussione una mia mozione avente per oggetto: tutela della Zona di Brughiera del Gaggio.
In questo documento, partendo da premesse locali, si esprimeva la nostra contrarietà alla possibilità della realizzazione di un eventuale terza pista di Malpensa. Una simile minaccia non è imminente, ma neanche molto remota.
Un simile intervento:
Distruggerebbe la Brughiera del Gaggio (con annessa Via Gaggio), un patrimonio straordinaria bellezza, insieme di valori storici e ambientali eccezionali. Se inglobata nel sedime dovremo dirgli irrimediabilmente addio.
Minaccerebbe fortemente l’abitato di Tornavento. Non solo in termini di qualità della vita, ma costringendo anche alcune famiglie a dover abbandonare la propria casa. Una nuova delocalizzazione, quando le ferite lasciate sul nostro territorio dalle prime (delocalizzazioni) non si sono ancora rimarginate.
Da ultimo distruggerebbe anche Via Molinelli, rendendo molto più difficoltoso la viabilità nella nostra zona.
Il fatto politico più importante, a mio avviso, è illegittimità della possibilità data a SEA di pianificare e disporre del nostro territorio in piena libertà e autonomia.
Essendo in pericolo il nostro territorio, bene essenziale per il nostra comunità, e la qualità della vita della nostra gente, mi sembrava opportuno si realizzasse una forte unità politica, espressa in consiglio comunale da un voto unanime. Il Gruppo di Centro-Sinistra dei Democratici Uniti ha aderito a questo appello, sostenendo la mozione. Durante una sospensione abbiamo concordato con loro un testo unitario che riprendesse alcuni punti sollevati anche in un loro precedente documento.
Stessa disponibilità non è arrivata dalla Lega Nord, che si è mostrata quanto mai moderata e possibilista. Consigliandoci la rassegnazione verso la realizzazione di una terza pista, consigliandoci di consegnare il nostro territorio senza combattere per poi poter elemosinare qualche briciola da SEA. Tutto questo formalizzato con il voto contrario alla mozione, quindi favorevole alla terza pista.
Ho espresso una forte critica alla Lega in relazione a questo:
Preciso che sono sempre stato molto favorevole al federalismo, idea che la Lega ha il merito di aver rilanciato nel panorama politico italiano e di avere il massimo rispetto per le persone che localmente rappresentano questo movimento. Però mi sembra di cogliere una strana incongruenza storica. Io sapevo che la Lega Nord si richiamava apertamente alla Lega Lombarda, alleanza dei comuni lombardi che combatte l’invasione del Barbarossa. Da qui simboli come il Carroccio, Alberto da Giussano e Pontida, tutti legati alla battaglia di Legnano e alla Lega Lombarda. Questa alleanza nasceva per difendersi dall’invasore, che voleva estendere la sua influenza nell’Italia settentrionale, i comuni lottarono per poter restare liberi e autonomi. Il nemico era molto forte e le speranza di vittoria non erano ampissime, ma i comuni ebbero il coraggio di combattere ugualmente. Bene, oggi l’invasore non arriva più con la cavalleria, ma con ruspe e autorizzazioni di Enac, non si tratta più del Barbarossa, ma di SEA. Un impero economico che mira a espandere la sua influenza sul nostro territorio per garantire ritorni economici ai suoi azionisti, senza avere l’accortezza neanche di interpellare gli enti comunali. La storia si ripete e gli eredi della Lega Lombarda cosa fanno? Consegnano il territorio senza combattere.
Il federalismo, per me, non è scambiare l’arrogante governo di Roma con l’altrettanto arrogante governo di Milano, è se mai una forma di governo che garantisce maggiormente la libertà e l’autonomia, così da avere un governo davvero più vicino al popolo.
Forse converrebbe fondare una Lega per combattere il BarbaSEA? Io credo che la battaglia per la difesa del nostro territorio, per libertà e l’autonomia, sia un dovere irrinunciabile della politica. Indipendentemente che l’invasore sia SEA, la Regione o “Roma Ladrona”, vogliamo restare Padroni a casa nostra

Se qualcuno volesse approfondire l’argomento lo invito a contattarmi.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.