"Tuttavia non credo che questo orribile silenzio della nostra epoca durerà a lungo, sebbene ritenga che al momento aumenterà. Che farsa la moderna larghezza di vedute! Nella moderna civiltà, libertà di parola significa in pratica che si può parlare solo di cose senza importanza. Non dobbiamo parlare di religione, perché è illiberale; non dobbiamo parlare di pane e formaggio, perché vuol dire parlare di negozi; non dobbiamo parlare della morte, perché è deprimente; non dobbiamo parlare della nascita, perché è indelicato. Non può durare. Qualcosa sopravvenga a infrangere questa strana indifferenza, questo strano egoismo sognante, questa strana solitudine di una folla di milioni di persone. Qualcosa deve interrompere tutto ciò. Perché non voi ed io?" Il Napoleone di Notting Hill di G.K.Chesterton

domenica 8 marzo 2020

FORZA LOMBARDIA!!!

Il momento è sicuramente difficile, non cediamo però alla paura e  alla rassegnazione, servono coraggio e speranza per superare questa emergenza.


Care Amiche e cari Amici, 
quello di oggi è stato, senza dubbio, un risveglio amaro. Le notizie che già ieri sera circolavano, creando non poco panico, hanno trovato conferma: la nostra amata Lombardia è, per intero, zona rossa, sottoposta dunque a forti limitazioni, per arginare il contagio da “coronavirus”. 

Sarebbe più facile farsi prendere dal panico, “fuggendo” di fronte ad un male invisibile e misterioso. La mia esperienza mi ha però insegnato il pericolo della fuga di fronte alle difficoltà, perché chi fugge una volta fuggirà poi sempre. Cosa fare allora? Non ho l’autorità, né la competenza per indicare una sicura via d’uscita. Né voglio sommare la mia voce alle tante che già affollano questi giorni. Con coraggio e fiducia mi rivolgo a tutti per esortare in primo luogo alla calma, la situazione è si critica, richiede grande attenzione, ma non è drammatica. Vi invito a leggere i dati sui contagi, il tasso di ospedalizzazione e il tasso di mortalità per dare una giusta dimensione alla vicenda. Credo infatti che il primo nemico da battere non sia il virus, ma la paura irrazionale che sempre più si gonfia e si autoalimenta nella nostra mente. 

In secondo luogo, evitiamo la rassegnazione o l’abbandono. Siamo in guerra contro un nemico invisibile e silenzioso e abbiamo dunque tutti la responsabilità di rispettare scrupolosamente le indicazioni che ci vengono date (limitare al massimo gli spostamenti e le interazioni, distanza di sicurezza, lavarsi spesso le mani ecc…). Sono primarie regole di buon senso, che possono apparirci quasi banali, ma sono decisive ai fini di limitare il contagio. Non osservarle mette in pericolo tutti, non solo i trasgressori. 

In questo frangente è poi richiesto a tutti noi un supplemento di coraggio nel vivere la nostra vita. Oggi, più che mai, siamo chiamati a vivere pienamente la nostra quotidianità, i nostri doveri (dal lavoro alla famiglia) e i nostri legami (seppur a distanza di sicurezza), recuperando ciò che realmente vale. Non possiamo smettere di vivere, altrimenti abbiamo già perso. 

Da ultimo, manteniamo viva in noi la speranza. La nostra Regione, la nostra comunità, ha le risorse, le forze e le capacità per superare questo momento e rialzarsi. Non siamo certo gente che si arrende, rimbocchiamoci le maniche, faremo i necessari sacrifici e presto anche questo male sarà sconfitto. Che Dio aiuti la nostra Regione. Che la Madonna ci possa sostenere nella prova. FORZA LOMBARDIA!!!

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