"Tuttavia non credo che questo orribile silenzio della nostra epoca durerà a lungo, sebbene ritenga che al momento aumenterà. Che farsa la moderna larghezza di vedute! Nella moderna civiltà, libertà di parola significa in pratica che si può parlare solo di cose senza importanza. Non dobbiamo parlare di religione, perché è illiberale; non dobbiamo parlare di pane e formaggio, perché vuol dire parlare di negozi; non dobbiamo parlare della morte, perché è deprimente; non dobbiamo parlare della nascita, perché è indelicato. Non può durare. Qualcosa sopravvenga a infrangere questa strana indifferenza, questo strano egoismo sognante, questa strana solitudine di una folla di milioni di persone. Qualcosa deve interrompere tutto ciò. Perché non voi ed io?" Il Napoleone di Notting Hill di G.K.Chesterton

sabato 18 aprile 2015

Presidente della Consulta della Legalità

Il tema della legalità è fondamentale per il nostro territorio e tutte le forze politiche debbono impegnarsi all'unisono per questo. 

Ringrazio il Signor Sindaco per la fiducia accordatami nominandomi Presidente della neo costituita Consulta Comunale per la Legalità. Questo organo prosegue l'attività, già iniziata nello scorso mandato, da un gruppo di lavoro informale sulla legalità. Mi pare dunque doveroso, prima di fare altre considerazioni, ringraziare i componenti del passato gruppo di lavoro per l'importante opera svolta. 
Riguardo la Consulta si sono dette molte cose e occorre dunque fare alcune precisazioni. La Consulta Legalità:
  • è un nuovo Organo Istituzionale (stabile dunque nel tempo) del nostro Comune che avrà il compito di proporre iniziative e progetti volti a favorire la cultura della legalità;
  • dovrà collaborare con l'Amministrazione Comunale all'elaborazione e alla programmazione delle iniziative nel settore della sicurezza;
  • dovrà individuare i settori a maggior rischio di infiltrazione criminale;
  • dovrà dialogare con le forze dell’ordine per approfondire tematiche specifiche e segnalare situazioni di illegalità sul territorio (presenti o potenziali)
Bisogna prestare attenzione a facili fraintendimenti però. Il ruolo della Consulta non è quello di una Commissione antimafia nostrana, né i suoi componenti sono dei novelli sceriffi incaricati di pattugliare il territorio con pistole e distintivo. Vi sono infatti organi istituzionali, quali la magistratura e le forze dell'ordine, che già hanno il compito di combattere e reprimere i fenomeni criminali di ogni genere. Nell'importante lavoro di queste istituzioni abbiamo la massima fiducia. Il compito della Consulta è invece di diffondere una "cultura della legalità" in grado di prevenire e combattere questi fenomeni e ogni altra forma di violenza, sopraffazione o abuso. Segnalando  eventuali situazioni critiche sul territorio, così da sviluppare interventi coordinati con le forze preposte. Interlocutori privilegiati in questo saranno sicuramente le Scuole. Credo infatti sia propria dall'educazione dei nostri ragazzi che parte la sfida per costruire un futuro migliore. 
Ancora il tema della criminalità organizzata è un fenomeno che interessa il nostro territorio e di cui certamente non possiamo fare finta di niente. Queste realtà sono un cancro per la società civile che va combattuto ed estirpato con ogni mezzo. La nostra Consulta vuole lavorare però a monte, diffondendo gli anticorpi necessari perché questo male possa essere efficacemente prevenuto. 
Spero nella Consulta si possa ben lavorare in un clima di unità e serena operosità, superando le diffidenze e le frizioni esistenti tra le forze politiche che la compongono.
Su queste tematiche (legalità e sicurezza) credo si debba registrare uno sforzo unanime di tutte le forze democratiche, per mettere in campo politiche adeguate ed efficaci. Credo ancora che l'appropriarsi in esclusiva di questi temi, utilizzandoli come clava politica sulla testa dell'avversario di turno, sia un grave errore e un regalo alle forze avversarie che dalle nostra divisione traggono unicamente vantaggio.
A Lonate, S.Antonino e Tornavento, abbiamo certamente un problema generale legato alla legalità, ma abbiamo anche moltissime altre realtà positive, credo valga la pena combattere per queste.  
Mauro Andreoli, Presidente della Consulta per la Legalità

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