"Tuttavia non credo che questo orribile silenzio della nostra epoca durerà a lungo, sebbene ritenga che al momento aumenterà. Che farsa la moderna larghezza di vedute! Nella moderna civiltà, libertà di parola significa in pratica che si può parlare solo di cose senza importanza. Non dobbiamo parlare di religione, perché è illiberale; non dobbiamo parlare di pane e formaggio, perché vuol dire parlare di negozi; non dobbiamo parlare della morte, perché è deprimente; non dobbiamo parlare della nascita, perché è indelicato. Non può durare. Qualcosa sopravvenga a infrangere questa strana indifferenza, questo strano egoismo sognante, questa strana solitudine di una folla di milioni di persone. Qualcosa deve interrompere tutto ciò. Perché non voi ed io?" Il Napoleone di Notting Hill di G.K.Chesterton

venerdì 7 aprile 2017

1 maggio - Inaugurazione Piazza don Mario Manfrin

Al termine dei lavori di rinnovamento del centro di S.Antonino la vecchia Piazza della Chiesa sarà intitolata a don Mario Manfrin. Inaugurazione il 1 maggio. Non mancate

Stanno oramai giungendo al termine i lavori di rinnovamento del centro di S.Antonino. Oggetto dell'intervento sono stati la rotonda della Scuola Materna (fulcro della viabilità paesana), la Via Madonna (la via principale e nuovo vero centro del paese) e la storica Piazza della Chiesa. Al termine di questi lavori l'Amministrazione Comunale ha deciso d'intitolare la vecchia Piazza della Chiesa a don Mario Manfrin, parroco di S.Antonino dal 1955 al 1991. Questa volontà è stata sancita dalla delibera di Giunta Comunale n. 169 del 17/11/2016 e si è ora in attesa dell'imminente autorizzazione della Prefettura. Nel frattempo fervono i preparati per l'inaugurazione che sarà il prossimo 1 maggio, ricorrenza anche della consacrazione della nuova Chiesa parrocchiale voluta dallo stesso don Mario.
Ma chi era don Mario? Per chi non l'ha conosciuto o per chi l'ha conosciuto e vuole rinfrescarsi la memoria ecco una breve biografia che ho redatto grazie alle memorie della Sig.ra Maria Luisa Bottarini (la perpetua di don Mario):


Biografia di don Mario Manfrin 

Don Mario Manfrin nasce il 14 luglio 1921 a Cologna Veneta, un comune della pianura veronese. Primo dei quattro figli di Alessandro Manfrin (calzolaio) e Marchetti Maria (massaia). La famiglia pochi anni dopo la sua nascita si trasferisce a Sesto San Giovanni (MI) per cercare lavoro. Il piccolo Mario frequente con profitto le scuole elementari, fino a maturare la vocazione sacerdotale che lo porta ad entrate in Seminario. Il 26 maggio 1945 è ordinato sacerdote dall'allora Arcivescovo di Milano il Cardinal Schuster. Dal 1945 al 1955 è coadiutore a Samarate, dove coinvolge e appassiona molti ragazzi nelle attività dell'oratorio, dopo i difficili anni della guerra. Nel 1955 viene nominato Parroco di S.Antonino (frazione del Comune di Lonate Pozzolo - VA). S.Antonino è allora un paese prevalentemente agricolo, don Mario si preoccupa subito di fornire ai giovani in luogo educativo e ricreativo, che possa anche  servire da punto d'incontro per tutta la comunità. Nell'ottobre del 1959 viene infatti inaugurata la "Casa del Giovane" che ospiterà al piano terra un "circolo" aperto a tutta la popolazione. Nella casa del Giovane vi è posto anche per le aule di catechismo, ma sopratutto per il cinema. Nei primi anni 60 don Mario avvia il cineforum invitando esperti ed appassionati per spiegare le pellicole (che personalmente andava a prendere a Milano) proposte a giovani e meno giovani. Don Mario è però attento anche alle sport e nel 1958 fonda la prima squadra di calcio dell'oratorio dando vita al gruppo sportivo Audax, una realtà ancora oggi attiva sul territorio come Associazione Polisportiva Dilettantistica e che ha annoverato tra le sue attività anche il Basket e la Pallavolo.
Nei primi anni sessanta don Mario si adopera incessantemente per migliorare le condizioni sociali in cui si trova il paese. Grazie al suo forte interessamento a S.Antonino viene aperto l'ufficio postale, la farmacia e infine a arriva anche il Pullman, che collega la frazione con la vicina Gallarate. Il 1 maggio 1979 viene inaugurata la nuova Chiesa Parrocchiale di S.Antonino fortemente voluta da don Mario essendo la vecchia Chiesa oramai inadatta alle necessità del paese in espansione. Il cantiere dura 5 anni (1974-1978) e vede coinvolto don Mario in prima persona, sempre presente per dirigere i lavori, curare anche i più piccoli dettagli e dialogare con gli operai. 
Don Mario ha un carattere sicuramente forte, a volte può sembrare duro, però ha decisamente un cuore grande e un'attenzione per gli ultimi. La sua porta è sempre aperta per chiunque abbia bisogno di una mano in quei difficili anni di cambiamento sociale. Si intrattiene volentieri con giovani, contadini, operai, madri incerte sul futuro dei figli, ma anche con le persone importanti del paese. In molte opere riesce infatti a coinvolgere Donna Vittoria Oltrona Visconti, nobile residente in paese e titolare di grandi proprietà, nonché diversi imprenditori e piccoli industriali locali. Verso la fine degli anni ottanta don Mario si prodiga per accogliere, in alcuni locali della parrocchia, i primi immigrati marocchini. Le differenze religiose non lo frenano nel suo intento di dare un riparo e qualcosa da mangiare anche a questi "ultimi", anche se questo gli costa qualche incomprensione. Nel settembre 1991 si ritira in pensione e viene destinato come aiutante nella vicina parrocchia di Lonate Pozzolo dove continua la sua opera pastorale. Dopo lunga malattia si spegne il 4 aprile 2005 e per sua volontà viene seppellito nella piccola cappella del cimitero di S.Antonino, da lui stesso voluta, insieme alla sua gente, che ha sempre amato.

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