"Tuttavia non credo che questo orribile silenzio della nostra epoca durerà a lungo, sebbene ritenga che al momento aumenterà. Che farsa la moderna larghezza di vedute! Nella moderna civiltà, libertà di parola significa in pratica che si può parlare solo di cose senza importanza. Non dobbiamo parlare di religione, perché è illiberale; non dobbiamo parlare di pane e formaggio, perché vuol dire parlare di negozi; non dobbiamo parlare della morte, perché è deprimente; non dobbiamo parlare della nascita, perché è indelicato. Non può durare. Qualcosa sopravvenga a infrangere questa strana indifferenza, questo strano egoismo sognante, questa strana solitudine di una folla di milioni di persone. Qualcosa deve interrompere tutto ciò. Perché non voi ed io?" Il Napoleone di Notting Hill di G.K.Chesterton

venerdì 18 aprile 2014

Santa Pasqua 2014

Dio vince nel fallimento, attraverso il paradosso della croce. E allora perché non gioierei di questa grande speranza?


L'avvenimento della Pasqua si concretizza in un annuncio straordinario: "Cristo è risorto, alleluia!" queste poche parole, di cui forse non riusciamo a cogliere subito il significato pieno, sono sufficienti però a far esplodere in noi una gioia incontenibile. La morte, ciò che dovrebbe avere l'ultima parola sulla vita dell'uomo, è stata sconfitta in modo singolare e misterioso. La croce, patibolo e strumento di umiliazione, riservata agli schiavi, diviene simbolo del sacrifico più alto, simbolo di amore vero e di speranza per tutti gli uomini. Dalla ferita del costato che doveva sancire la morte, sgorga invece un fiume di misericordia e speranza, l'unico capace di salvare l'umanità intera. Per dirla come Papa Francesco "Dio vince nel fallimento". Abbiamo una certezza dunque: nonostante le nostre miserie, le nostre mancanze ("Così non siete stati capaci di vegliare un'ora sola con me?" Mt 26,40), la nostra indegnità, abbiamo qualcuno che ci ama più dei nostri stessi errori e ha dato la vita per noi. E con questo ci ha spalancato le porte alla "resurrezione della carne", non solo una vaga promessa, una teoria, ma un fatto reale e concreto. Dunque perché non gioire di questo?
"Quando tutto sembra perduto, quando non resta più nessuno perché percuoteranno «il pastore e saranno disperse le pecore del gregge» (Mt 26,31), è allora che interviene Dio con la potenza della risurrezione. La risurrezione di Gesù non è il finale lieto di una bella favola, non è l’happy end di un film; ma è l’intervento di Dio Padre e là dove si infrange la speranza umana. Nel momento nel quale tutto sembra perduto, nel momento del dolore, nel quale tante persone sentono come il bisogno di scendere dalla croce, è il momento più vicino alla risurrezione. La notte diventa più oscura proprio prima che incominci il mattino, prima che incominci la luce. Nel momento più oscuro interviene Dio e risuscita." Papa Francesco, udienza generale 16 aprile 2014

Auguri a tutti di una felice e serena Pasqua di Resurrezione

"Cristo è risorto, alleluia!"
Mauro Andreoli

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