La questione non è però finita, il TAR sarà chiamato a pronunciarsi definitivamente, nel merito della questione, tra pochi giorni. In tutto questo arriva il decreto del Governo. Esso è una scelta ragionata e di equilibrio. Si tratta non di un decreto legge che stravolge le regole per riammettere forzosamente una lista, ma piuttosto di un interpretazione della norma elettorale chiara e precisa, sulla scorta della quale i giudici potranno liberamente decidere. Si è quindi intervenuto nella legalità (pieno rispetto delle regole) e mantenendo le prerogative e l’equilibrio tra poteri dello stato. Infatti la magistratura non è stato espropriata di alcun potere decisionale, (può ancora escludere la lista), ma l’interpretazione data dal governo chiude eventuali spazi grigi (dove gli vili radicali potrebbero intrufolarsi)
Sembra proprio che la situazione si stia risolvendo al meglio, i vari Penati e Di Pietro non rinunciano però a gridare allo scandalo, anche se tutto è regolare. In realtà non è che siano realmente contrari alla decisione di Napolitano di firmare il decreto, ma lo strillo esasperato è uno sforzo politico-muscolare atto ad intercettare quelle parti di elettorato stanche del solito “Berlusconi malfattore”. È in somma un esercizio per guadagnare qualche consenso in più. Le competizioni elettorali, a volte, fanno proprio strani effetti.
Comunque adesso che le liste ci sono bisogna lavorare, tutti insieme per dimostrare con la forza dei numeri di essere un grande popolo che ama il suo paese e vuole ancora Roberto Formigoni Presidente
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