Le spiegazioni sono sostanzialmente due:
1) Tutti sapevano che le liste sarebbero state riammesse, a me no che qualcuno pensasse già ad una democrazia a partito unico. Sul come riammetterle la soluzione è stata equilibrata e nel pieno della legalità, tanto da essere firmata anche da Napolitano. Chi continua a urlare e stracciarsi le vesti lo fa solamente per calcolo politico. In Italia vi è sicuramente una parte di popolazione che vede in Berlusconi il male assoluto e in tutto ciò che fa un intrigo e un imbroglio per il suo tornaconto. (l’IDV l’ha capito da un pezzo) Il ragionamento è semplice: più urlo e grido che Berlusconi e i suoi sono dei farabutti, più voti di quell’area mi porto a casa.
2) Il caos liste serve a spostare l’attenzione dalla sostanza della competizione elettorale. Finché tutti seguono le news su ricorsi e controricorsi, nessuno parla di programmi o candidati. Non è facile spiegare che cosa di concreto si vuole fare per la propria regione avendo poi la forza di essere credibili (tramite i propri candidati sul territorio). Meglio limitarsi a dire di essere i Migliori, quelli che non ha bisogni di trucchetti per (provare) a vincere le elezioni.
Forse però dietro questa voglia di non parlare di programmi vi è una più terribile verità: non è che la Sinistra è rimasta senza idee?
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