Un nuovo gruppo per rianimare il paese. Un sorprendente esempio di quando la sussidiarietà funziona.
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Festa di S.Antonino in Fiore - maggio 2013 |
Il 27 dicembre 2012, festa di S. Giovanni Evangelista, nella
piccola frazione di S.Antonino è nato un nuovo gruppo chiamato “S.Antonino C’è”
con uno scopo molto semplice: rianimare il paese. Personalmente mi onoro di
essere stato tra i promotori di questo progetto (insieme a Mara Stefanoni e
Melissa Derisi) e di ricoprire attualmente la carica di Vicepresidente all’interno
del gruppo. In questo breve periodo (circa 10 mesi di vita) abbiamo già fatto
molto: la Giobia, il concorso di disegni per bambini, la festa di S.Antonino in Fiore, la camminata dei 3 campanili (in collaborazione con l’AVIS) e abbiamo
collaborato con la Pro Loco per la festa della Terza da Luj. Il nostro gruppo è
affiliato alla Pro Loco di Lonate Pozzolo con cui abbiamo un profondo debito di
gratitudine per il supporto che ci offre.
Si tratta di un gruppo giovane e volenteroso che mira a “risvegliare”
la nostra frazione, la nostra amata terra. Dai 3 membri di partenza siamo oggi
arrivati ad avere circa 15 persone che collaborano con noi, siamo però sempre
alla ricerca di persone generose che ci aiutino. Ci dai una mano?
Dal nostro sito “Chi
siamo?”
"S. Antonino C'è" è un gruppo autonomo di lavoro, libero
da fini politici e religiosi, nato ufficialmente nel gennaio 2013 che ha come
finalità quella di “rianimare” Sant' Antonino Ticino, la frazione di Lonate
Pozzolo (VA), valorizzandolo a livello sociale e culturale attraverso l’organizzazione
di iniziative ed eventi.
Ciò che ha spinto alcuni santantoninesi a riunirsi e a decidere di dare una
svolta alla vita del paese è la consapevolezza che il luogo in cui abitano sta
pian piano diventando un paese-dormitorio dove le persone hanno ormai
dimenticato di vivere intensamente questa realtà, ma spesso si limitano a
subire passivamente ciò che accade.
Questo atteggiamento è piuttosto pericoloso perché pian piano porta alla morte
lenta, ma inarrestabile della frazione.
Il gruppo però non vuole essere in contrapposizione o diventare alternativa a
nessuna delle altre associazioni già esistenti, ma si propone di collaborare
con esse poiché lo scopo principale non è dividere, ma unire per costruire
qualcosa di bello che migliori il territorio e la comunità.
Una frase di Chesterton tratta dal Napoleone di Notting Hill a mio
avviso molto significativa per il nostro gruppo
"Come tutti gli uomini, sono nato in un cantuccio della terra
che amo perché lì ho giocato da ragazzo, e mi sono innamorato, e ho parlato con
i miei amici per intere notti che erano le notti degli dei. E ho avvertito
l’enigma. Quei piccoli giardini dove parlavamo d’amore. Quelle strade dove
trasportavamo i nostri morti. Perché dovrebbero essere luoghi comuni? Perché
dovrebbero essere assurdi? Perché dovrebbe essere grottesco dire che una
cassetta per le lettere è poetica se per un anno non potessi vedere una
cassetta per le lettere rossa sullo sfondo di una serata gialla in una certa
strada senza sentirmi distrutto da qualcosa di cui Dio mantiene il segreto, ma
che è più forte del dolore o della gioia? Perché qualcuno dovrebbe far ridere
dicendo “la causa di Notting Hill”? Notting Hill, dove migliaia di spiriti
immortali ardono alternando speranza e timore."
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