Un altro anno volge al termine e un nuovo si presenta alla porta carico di promesse, speranze e propositi. Prima di chiudere quest’anno però conviene volgere lo sguardo indietro e come suggerisce la Chiesa sciogliere una canto di ringraziamento a Dio (“il Te Deum”). Non liquidiamo l’anno vecchio con troppa fretta, tanti sono sicuramente stati i momenti belli, le gioie, ma anche i dolori. Anche per questi vale la pena ringraziare. Nella nostra inconsapevolezza forse sono stati proprio questi a costruire un bene più grande.
"Tuttavia non credo che questo orribile silenzio della nostra epoca durerà a lungo, sebbene ritenga che al momento aumenterà. Che farsa la moderna larghezza di vedute! Nella moderna civiltà, libertà di parola significa in pratica che si può parlare solo di cose senza importanza. Non dobbiamo parlare di religione, perché è illiberale; non dobbiamo parlare di pane e formaggio, perché vuol dire parlare di negozi; non dobbiamo parlare della morte, perché è deprimente; non dobbiamo parlare della nascita, perché è indelicato. Non può durare. Qualcosa sopravvenga a infrangere questa strana indifferenza, questo strano egoismo sognante, questa strana solitudine di una folla di milioni di persone. Qualcosa deve interrompere tutto ciò. Perché non voi ed io?" Il Napoleone di Notting Hill di G.K.Chesterton
mercoledì 31 dicembre 2014
Grazie 2014
Un altro anno volge al termine e un nuovo si presenta alla porta carico di promesse, speranze e propositi. Prima di chiudere quest’anno però conviene volgere lo sguardo indietro e come suggerisce la Chiesa sciogliere una canto di ringraziamento a Dio (“il Te Deum”). Non liquidiamo l’anno vecchio con troppa fretta, tanti sono sicuramente stati i momenti belli, le gioie, ma anche i dolori. Anche per questi vale la pena ringraziare. Nella nostra inconsapevolezza forse sono stati proprio questi a costruire un bene più grande.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.