Dio vince nel fallimento, attraverso il paradosso della croce. E allora perché non gioierei di questa grande speranza?
L'avvenimento della Pasqua si concretizza
in un annuncio straordinario: "Cristo è risorto, alleluia!" queste
poche parole, di cui forse non riusciamo a cogliere subito il significato
pieno, sono sufficienti però a far esplodere in noi una gioia incontenibile. La
morte, ciò che dovrebbe avere l'ultima parola sulla vita dell'uomo, è stata sconfitta
in modo singolare e misterioso. La croce, patibolo e strumento di umiliazione,
riservata agli schiavi, diviene simbolo del sacrifico più alto, simbolo di
amore vero e di speranza per tutti gli uomini. Dalla ferita del costato che
doveva sancire la morte, sgorga invece un fiume di misericordia e speranza,
l'unico capace di salvare l'umanità intera. Per dirla come Papa Francesco
"Dio vince nel fallimento". Abbiamo una certezza dunque: nonostante
le nostre miserie, le nostre mancanze ("Così non siete stati capaci di vegliare un'ora sola con me?" Mt 26,40), la nostra indegnità, abbiamo qualcuno che ci ama più dei nostri
stessi errori e ha dato la vita per noi. E con questo ci ha spalancato le porte
alla "resurrezione della carne", non solo una vaga promessa, una
teoria, ma un fatto reale e concreto. Dunque perché non gioire di questo?
"Quando tutto sembra
perduto, quando non resta più nessuno perché percuoteranno «il pastore e
saranno disperse le pecore del gregge» (Mt 26,31), è allora che interviene Dio
con la potenza della risurrezione. La risurrezione di Gesù non è il finale
lieto di una bella favola, non è l’happy end di un film; ma è l’intervento di
Dio Padre e là dove si infrange la speranza umana. Nel momento nel quale tutto
sembra perduto, nel momento del dolore, nel quale tante persone sentono come il
bisogno di scendere dalla croce, è il momento più vicino alla risurrezione. La
notte diventa più oscura proprio prima che incominci il mattino, prima che
incominci la luce. Nel momento più oscuro interviene Dio e risuscita." Papa Francesco, udienza generale 16 aprile 2014
Auguri a tutti di una felice e serena
Pasqua di Resurrezione
"Cristo è risorto,
alleluia!"
Mauro Andreoli
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